È uno scandalo la mancata pubblicazione delle assunzioni della fase B. Se ci sono stati errori, occorre rifare le operazioni per dare a ciascuno il posto è la sede che gli spetta.

È uno scandalo la mancata pubblicazione delle assunzioni della fase B. Se ci sono stati errori, occorre rifare le operazioni per dare a ciascuno il posto è la sede che gli spetta.
set 07
CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA

                                             COMUNICATO STAMPA
Scuola: Flc Sicilia, scandalosa mancata pubblicazione di graduatorie fase B delle assunzioni. Sindacato denuncia poca trasparenza e il problema degli errori nelle graduatorie

La mancata pubblicazione  delle graduatorie della fase B delle assunzioni nella scuola e delle proposte di contratto per 9 mila docenti 2.500 almeno dei quali in Sicilia, per la Flc Cgil siciliana è uno “scandalo nazionale di estrema gravità, una condizione inaccettabile che getta un’ombra sulla correttezza e sulla oggettività delle operazioni”. Tutto questo a pochi giorni dal termine entro cui vanno sciolte dagli interessati le riserve, fissato per l’11 settembre. In una nota del segretario generale, Giusto Scozzaro, la Flc avanza l’ipotesi di “decine di errori nelle nomine. Chiederemo conto all’ufficio scolastico regionale e al ministero- dice Scozzaro- di nomine e criteri  e se gli errori saranno riscontrati chiederemo l’annullamento di tutte le nomine”. Il sindacato rende noto di avere ricevuto dai propri iscritti segnalazioni di “casi illogici che rivelano il mancato rispetto della priorità del punteggio nella scelta della prima sede disponibile o proposte di contratto di cui non sono in grado di verificare la correttezza”. “L’errore più ricorrente- dice Scozzaro- è la nomina per il sostegno nel secondo grado senza il titolo di sostegno: è questa la ragione per cui non sono stati pubblicati neppure i dati regionali”. La  Flc parla di “algoritmi usati strumentalmente per giustificare la complessità delle operazione e per non fornire spiegazioni. Appare certo- dice Scozzaro- che l’algoritmo non ha girato sul punteggio per tutte le città che la legge 107 ha imposto di scegliere, ma solo sulla prima, una scelta discrezionale che contrasta con le sentenze della Corte costituzionale”. La Fl dice non essere “sorpresa degli errori nelle graduatorie” ma anche che “non rendere pubblici i dati è un atteggiamento irresponsabile e politicamente e amministrativamente inaccettabile”.
2015 dac

 

 

Scuola | 07/09/2015

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