(ANSA) - PALERMO, 18 FEB - ''Non stravolgere il sistema universitario italiano con l'abolizione del valore legale del titolo di studio che, contro favoritismi e corruttele, assume il valore di presidio della legalita' nelle pubbliche amministrazioni''.

E' la posizione espressa dalle organizzazioni universitarie di Palermo (Andu, ConPAss, Coordinamento di Ateneo, Flc-Cgil, rete 29 aprile, rete universitaria nazionale, UnixCento, movimento studentesco, Rete universitaria mediterranea, Udu Palermo) che oggi hanno incontrato il ministro della Giustizia Paola Severino presente alla facolta' di Giurisprudenza per un convegno sul codice antimafia.

A margine della manifestazione, in rappresentanza delle organizzazioni di professori e studenti, il professore Calogero Cammalleri, presidente del Conpass, insieme al docente Nicola Gullo, ha illustrato e consegnato al ministro, a nome di tutti i promotori, un documento condiviso dal rettore dell'ateneo, Roberto Lagalla, a difesa del valore legale del titolo di studio. ''Il consolidamento della cultura della legalita' non puo' prescindere dal riconoscimento del ruolo formativo dell'universita' e dalla preservazione di corretti meccanismi per la selezione del personale delle pubbliche amministrazioni - si legge nel documento - Al fine di evitare pericolosi favoritismi nell'accesso al pubblico impiego, e' fondamentale salvaguardare la centralita' dei corsi universitari e delle abilita' necessarie per un esercizio delle funzioni pubbliche che sia improntato ai principi costituzionali di imaprzialita' e buon andamento''.

Il ministro si e' detta ''consapevole della gravita' del tema e ha quindi ringraziato per il contributo che leggera' con attenzione''.(ANSA).

il documento

Comunicati Stampa | 18/02/2012