Bando si, bando no, bando boh ?... la terra dei Ciapi! Tra le menzogne dell’amministrazione, le resistenze del Ciapi, l’assenza del governo e le false promesse, cola a picco lo "straordinario" progetto del polo pubblico

Bando si, bando no, bando boh ?... la terra dei Ciapi! Tra le menzogne dell’amministrazione, le resistenze del Ciapi, l’assenza del governo e le false promesse, cola a picco lo "straordinario" progetto del polo pubblico
lug 18

Tra le menzogne dell’amministrazione, le resistenze del Ciapi di Priolo, ente strumentale della regione, l’assenza del governo e le false promesse del Presidente Crocetta, cola a picco lo straordinario progetto del polo pubblico della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro.

Infatti l’assessore per il lavoro Giuseppe Bruno, in perfetta continuità con chi lo ha preceduto non sa trovare soluzioni per l’occupazione dei 1750 operatori degli ex sportelli, mentre l’amministrazione del lavoro annaspa nella gestione della “Garanzia Giovani”, il progetto Prometeo non decolla, e tra ritardi,  false partenze, assenza di confronto con i sindacati rappresentativi e demagogia, il governo del Presidente non riesce a dare corpo alle promesse di cui ha nutrito con gli annunzi mediatici sin dall’inizio la sua azione politica.

La Flc Cgil, che sin dal 4 luglio, inascoltata, insieme a Cisl e Uil ha chiesto un incontro urgente per definire le questioni inerenti il bando di selezione che deve vedere tornare al lavoro tutti i 1750 lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, ha dovuto oggi assistere al balletto dei bandi pubblicati, ritirati, smentiti, oscurati, e poi, in ultimo ripubblicati sul sito del Ciapi di Priolo, con criteri irricevibili, che nei fatti taglieranno fuori la gran parte dei lavoratori della platea, ne precarizzeranno ulteriormente l’esistenza, e completeranno lo sfascio iniziato dalla dirigente Corsello e dall’ex assessora Bonafede.

Oggi, insieme a Cisl, Uil e Snals, le quattro organizzazioni firmatarie del contratto, hanno scritto ancora, dando disponibilità, producendo idee e dando contributi, ma chiedendo al governo di assumersi responsabilità e fare disincagliare l’amministrazione ed il Ciapi dalle secche nelle quali sono finiti. 

Hanno chiesto inoltre, alla luce delle notizie emerse da letture di testi di bando di reclutamento pubblicati dal Ciapi, dei quali chiedono l’immediato ritiro per la inadeguatezza e la mancanza del rispetto delle previsioni sottoscritte nella pre – intesa il 24 giugno scorso, ciascuno per la sua parte e secondo le dichiarazioni apposte a verbale, che vengano concordati con le OO SS firmatarie di contratto i requisiti per l’accesso alla selezione di tutte le figure da prevedere, le modalità di assunzione, la durata e la decorrenza dei contratti, e che tali previsioni vengano condivise in un accordo contrattuale di sistema trilaterale con la Regione Siciliana, l’Ente strumentale della Regione e le OO SS firmatarie di contratto, anche in tempi strettissimi e senza vincoli orari, per la quale sin d’ora hanno dato la propria disponibilità.

Ben inteso, la Flc e la Cgil hanno sempre criticato il progetto che veniva decantato dalle sirene dell’amministrazione, e avrebbe preferito la rimodulazione delle risorse per mantenere in piedi il sistema dei servizi orientativi e delle politiche attive del lavoro, con i soggetti sani, mentre si procedeva alla bonifica ed al riordino complessivo del sistema regionale della formazione professionale e si trovavano le opportune e realistiche soluzioni per i lavoratori degli enti chiusi perché falliti, liquidati, sottoposti a procedure giudiziarie.

Fl c e Cgil oggi non possono che confermare il loro giudizio critico sull’amministrazione, il governo e la tremebonda dirigenza dell’ente strumentale della regione che avrebbe dovuto essere il fulcro del polo pubblico della nuova formazione decantata nelle piazze mediatiche e virtuali dai “cantastorie” del Presidente.

Oggi i lavoratori del comparto sono certamente più impoveriti, più precarizzati, più esasperati che mai, non vedono accendersi speranze, e la responsabilità di tutto ciò ricade interamente sull’amministrazione e sul Governo, e su chi ha retto le loro menzogne.

Tuttavia sappiamo che il sindacato deve mantenere lucidità e sangue freddo, e agire con coraggio, determinazione e senso della realtà, e mentre stigmatizziamo l’assenza del Governo e dell’Amministrazione Regionale nel presidio della gravissima vertenza, e la posizione di intransigenza assunta dall’Ente strumentale della Regione, che condurranno, se dovessero perdurare, ad inasprire i termini del confronto.

La Flc, noi, i nostri rappresentati, i lavoratori che ci chiedono di essere rappresentati, non siamo disponibili a lasciare che si riduca la nostra libera capacità di azione, di esprimere giudizi anche scomodi e di tentare comunque e sempre le possibili soluzioni che consentano l’attenuazione delle tensioni sociali, per scongiurare che anche in questo settore l’accelerazione dei processi di smantellamento generi le conseguenze immaginabili nel contesto devastato della occupazione siciliana.

Se ne ricordino l’assessore Bruno e il presidente Crocetta, e convochino immediatamente le parti per un vero accordo di sistema, trovando le risposte alle pressanti richieste dei lavoratori, responsabilmente, e il sindacato saprà fare la sua parte altrettanto responsabilmente, altrimenti si assumano l’assessore Bruno ed il presidente Crocetta, i dirigenti del Ciapi di Priolo, il peso delle proprie fallimentari decisioni, della incapacità di dare risposte ai lavoratori ed ai cittadini, comprese quelle migliaia di giovani neet che dovrebbero essere riattivati e messi in condizione di accedere ai servizi del Programma della Garanzia Giovani, e si rivolgono ai centri per l’impiego traendone solo la mortificazione di chi deve costatare inadeguatezza ed approssimazione nei propri interlocutori pubblici.

Scarica la lettera di Flc Cgil, Cisl Scuola,  Uil Scuola e Snals

Formazione professionale | 18/07/2014

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