Circa 4000 manifestanti a Palermo per chiedere la modifica della legge 133/08 che taglia gli organici della scuola. Il Presidente della Regione istituisce un tavolo di crisi regionale sulla scuola.

Circa 4000 manifestanti a Palermo per chiedere la modifica della legge 133/08 che taglia gli organici della scuola. Il Presidente della Regione istituisce un tavolo di crisi regionale sulla scuola.
set 14

E' stata una giornata di forte protesta contro i provvedimenti del Governo sui tagli alla scuola per circa 4000 manifestanti che da tutte le province siciliane sono arrivati con decine di pullman sin dalle prime ore della mattina a Palermo.

Un lungo corteo colorato di bandiere della FLC Cgil, striscioni, bandiere e cartelloni è partito alle ore 10,30 da Piazza Marina, ha attraversato Corso Vittorio Emanuele fino a Piazza Indipendenza sede della Presidenza della Regione Siciliana. 

Una delegazione formata da rappresentanti delle organizzazioni sindacali e da precari della scuola è stata ricevuta dall'Assessore Armao in rappresentanza del Presidente Lombardo che si trovava all'estero per impegni istituzionali.

La FLC Cgil ha rappresentato le ragioni della manifestazione sintetizzate nel documento unitario dei sindacati di categoria chiedendo al rappresentante del Governo di assumere la vertenza scuola siciliana come una priorità politica istituendo un tavolo di crisi regionale sulla scuola per avviare un confronto che possa elaborare posizioni chiare e inequivocabili del Governo Lombardo e per intervenire sul Governo nazionale chiedendo la modifica della legge 133/08 e un piano di pluriennale per la stabilizzazione del personale precario della scuola. 

Al termine dell'incontro l'assessore Armao, dopo essersi sentito con il Presidente della Regione e con l'assessore al ramo, accogliendo la proposta delle organizzazioni sindacali ha formalizzato l'istituzione di un tavolo politico regionale sulla scuola siciliana che è stato già convocato per martedì 22 settembre 2009 presso la Presidenza della Regione.

La FLC Cgil e la Cgil siciliana esprimono una valutazione positiva sul risultato ottenuto e auspicano che il confronto possa diventare "un'operazione verità" per fare chiarezza sulla portata dei provvedimenti del Ministro Gelmini che hanno determinato una vera e propria emergenza sociale per la qualità della scuola siciliana e per l'occupazione. Con queste premesse siamo sicuri che il Presidente Lombardo non potrà non assumere posizione chiedendo la modifica della legislazione vigente.

 

Scuola | 14/09/2009

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