Continua la mobilitazione dei lavoratori della formazione professionale – le organizzazioni sindacali incontrano il Presidente della Regione

Continua la mobilitazione dei lavoratori della formazione professionale – le organizzazioni sindacali incontrano il Presidente della Regione
giu 15

Lunedì 14 giugno a Catania le organizzazioni sindacali hanno incontrato il Presidente della regione e l’assessore alla famiglia, le politiche sociali ed il lavoro; all’incontro erano presenti anche i dirigenti dei dipartimenti Agenzia per l’Impiego ed istruzione e Formazione, per ragioni di salute era invece assente l’assessore all’Istruzione e Formazione.

L’incontro nasce dalla necessità manifestata dalle organizzazioni sindacali negli incontri avuti durante lo sciopero e la manifestazione dello scorso 9 giugno, di rappresentare al Governo ed al presidente della regione lo stato di crisi del settore della formazione professionale in tutte le sue filiere della formazione ordinaria, dell’obbligo formativo e degli sportelli multifunzionali.

Nel corso dell’incontro, il segretario generale della Flc Cgil Giusto Scozzaro ha preferito non parlare di singoli ed isolati problemi, ma tracciare un quadro complessivo delle criticità attuali, chiedendo al Presidente di farsene carico, perché il sistema regionale della formazione professionale non appare più governato né governabile senza intereventi sostanziosi che lo rimettano in condizione di funzionare.

Ha chiesto che a partire dal protocollo d’intesa sottoscritto il 29 settembre 2009, verificando cosa non ha funzionato nella sua applicazione, ed eventualmente ridefinendone gli obiettivi e identificando i necessari strumenti, amministrativi e legislativi dove necessario, si produca una inversione di rotta e si renda efficiente un sistema di cui la Sicilia ha bisogno, che oggi produce soltanto precarietà, e che deve essere riformato all'insegna della responsabilità e del rigore.

Ha infatti richiamato alla responsabilità gli attori del sistema, l’amministrazione che deve vigilare sul sistema, i soggetti che ricevono i finanziamenti pubblici che devono gestirli in modo etico e responsabile, e le stesse rappresentanze dei lavoratori, tutti, insomma, devono fare la propria parte per riordinare il sistema, per snellirlo, eliminando sprechi, rigidità e razionalizzandolo.

L’incontro, iniziato nella tarda mattinata, si è concluso dopo circa tre ore, con l’intervento del Presidente, che ha assunto l’impegno a riconvocare le parti e le amministrazioni per un incontro operativo, alla sua presenza e con la partecipazione dei due assessori, per elencare le cose da fare e quando farle, affrontando le emergenze, ma andando verso una regia coordinata delle politiche formative e delle politiche attive del lavoro.

Nel corso di questo prossimo incontro, che si terrà giovedì 17, saranno prospettate le prime soluzioni, oggi solo indicate dal Presidente e dall'assessore, sia per gli sportelli multifunzionali, per i quali è prevista la presentazione di un disegno di legge che proroghi almeno fino al 30 di settembre l’attuale assetto, mentre si interviene per trovare un assetto più stabile e senza rischi di mobilità per il personale, per la formazione in obbligo, prevedendo la riattivazione del tavolo tecnico che sviluppi una attenta analisi dei problemi causati da fatti procedurali e da sottovalutazione dei parametri, e per la formazione ordinaria per la quale debbono essere reperite risorse idonee e garantite tempistiche certe di attuazione dei corsi e di erogazione dei finanziamenti.

La Flc Cgil, pur apprezzando le dichiarazioni del Presidente che appare abbia maturato consapevolezza delle gravi criticità del sistema, nell'attesa che vengano compiuti atti consequenziali, ha valutato di mantenere, insieme con le altre organizzazioni sindacali, lo stato di agitazione e di dare luogo alle iniziative di protesta già previste, riservandosi di valutarne altre se non vi saranno esiti sostanziali nel confronto con il Governo che sembra essersi riaperto.

Per questo, come previsto, domani in tutti i capoluoghi di provincia siciliani si terranno sit-in di fronte alle sedi degli organi di stampa e delle televisioni locali, giovedì si terrà la prevista fiaccolata a Palermo, e la settimana prossima si darà luogo ad una campagna di sensibilizzazione delle istituzioni, dei prefetti nelle province e del Parlamento Siciliano nel Capoluogo.

Formazione professionale | 15/06/2010

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