Firmata l'Intesa regionale sull'Istruzione e formazione professionale. La scuola siciliana è nelle mani di una burocrate oligarchia.

Firmata l'Intesa regionale sull'Istruzione e formazione professionale. La scuola siciliana è nelle mani di una burocrate oligarchia.
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Dal sito dell'Ufficio Scolastico Regionale, apprendiamo che è stato firmato l'Accordo Territoriale tra Assessorato Regionale e USR relativo all'attività sussidiaria degli istituti professionali della Sicilia. 

L'intesa era prevista nell'Accordo del 16 dicembre 2010 raggiunto in Conferenza Stato-Regione per la realizzazione nell'anno scolastico 2011/2012 di percorsi di istruzione e formazione professionale di durata triennale, in regime di sussidiarietà, da parte degli istituti professionali statali funzionanti nel territorio della Regione Sicilia, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87.

Con il prossimo anno scolastico i percorsi di istruzione e formazione professionale passano stabilmente e completamente alle Regioni e cessa la fase transitoria, nella quale era ancora possibile che gli istituti professionali statali sostituissero le competenze regionali sulle qualifiche professionali (regime surrogatorio).

Si tratta di un processo alquanto complesso che ridisegna l'Istruzione Professionale e che avrebbe avuto bisogno di maggiore informazione agli operatori scolastici per garantire la migliore scelta possibile agli studenti e un coinvolgimento delle rappresentanze sociali di categoria per un confronto sull'offerta formativa regionale che invece non c'è stato.  Siamo in presenza di una miope pratica dell'elusione del confronto vissuto dai teorizzatori del barbaro principio del "ghe pensi mi" come un impiccio da evitare che sta portando con se conflitti sociali sempre più drammatici.

La FLC siciliana, che è di opinione del tutto opposta, ha chiesto nei giorni scorsi di aprire un confronto regionale sull'Istruzione e Formazione Professionale; richiesta che è rimasta irresponsabilmente inascoltata dall'Assessore che sembra avere un concetto del tutto personale sul dialogo sociale e il confronto con i sindacati. Una pratica che si continua a perseverare che non porta a nulla di buono per la scuola siciliana ma a continui fallimenti come accaduto con i progetti regionali tanto annunciati nelle conferenze stampa.

Un partecipato confronto sull'IeFP poteva utilizzare l'Osservatorio che è stato previsto nell'Intesa quale sede di concertazione per condividere alcune scelte sulla rete scolastica e sugli investimenti che dovrà fare la Regione Siciliana per garantire in concreto il diritto allo studio che viene sempre meno.    

La FLC siciliana nel reiterare la richiesta di apertura di un confronto regionale sull'Istruzione e Formazione Professionale, denuncerà le incongruenze nell'offerta formativa a tutela del diritto allo studio degli studenti siciliani e dell'occupazione degli operatori scolastici. 

Scuola | 30/01/2011

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