Formazione Professionale: 19 dicembre sit in e presidio delle rappresentanze sindacali aziendali di fronte alle Prefetture. La Flc e la Cgil chiedono di essere ricevute dai Prefetti.

Formazione Professionale: 19 dicembre sit in e presidio delle rappresentanze sindacali aziendali di fronte alle Prefetture. La Flc e la Cgil chiedono di essere ricevute dai Prefetti.
dic 17

Flc e Cgil chiedono ai Prefetti delle province siciliane di farsi portatori delle loro richieste nei confronti del Governo Regionale, e di farsi promotori della apertura di un tavolo di crisi per l’individuazione delle emergenze che possa dare risposte immediate ai lavoratori, a partire dalle retribuzioni.

Di fronte ad una crisi occupazionale e di sistema della portata di quella attuale si devono ripristinare i ruoli di ciascun soggetto, il principio di responsabilità, l’applicabilità delle regole e delle sanzioni.

Flc e Cgil chiedono regole che mettano fine alla precarizzazione delle condizioni dei lavoratori, e che servano a ripristinare l’etica dell’uso delle risorse pubbliche.

Gli enti gestori devono essere chiamati ad assumersi in pieno le loro responsabilità giuridiche e sociali di percettori di finanziamenti pubblici!

L’amministrazione regionale deve snellire le procedure, renderle certe anche revocando l’accreditamento agli enti inaffidabili, ma mettendo in sicurezza i lavoratori, impegnandosi per la riallocazione di tutto il personale ricollocabile e attraverso un efficace utilizzo degli ammortizzatori sociali per quello non ricollocabile.

La Flc e la Cgil ritengono sia l’ora di abbandonare ogni indugio e di affrontare con i rappresentanti del Governo le questioni, a partire dalla priorità delle retribuzioni dei lavoratori.

Per questa ragione la Flc e la Cgil hanno indetto per la mattina del 19 dicembre sit-in e presidi delle RSA della Flc e dei lavoratori disponibili presso le Prefetture in tutti i capoluoghi dell’Isola e chiedono di essere incontrate dai Signori Prefetti, per rappresentare il rischio sociale e per l’ordine pubblico che si sta correndo in assenza di immediate soluzioni per accelerare la spesa e fare arrivare le retribuzioni ai lavoratori in servizio ed il sostegno al reddito a quelli sospesi dal lavoro.

Alle controparti contrattuali, gli enti gestori, che non sembrano ancora avere compreso che il sistema reggerà solo con una assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti, ricordiamo che la loro responsabilità è economica e finanziaria e che la Flc e la Cgil non faranno sconti, nell'interesse dei lavoratori, per l'affermazione del diritto al lavoro ed alla giusta retribuzione, così come è garantito dalla Costituzione della Repubblica.

La Flc e la Cgil, nella fase che ha seguito le elezioni e l’insediamento del nuovo Governo Regionale, hanno sperato che non venisse interrotta la ricerca di soluzioni ai problemi annosi del comparto della formazione professionale e per i quali erano stati avviati percorsi che, tra molte difficoltà e sofferenze per i lavoratori, avrebbero dovuto portare a un assetto nuovo e di maggiore certezza in ordine alla responsabilità ed alla regolarità delle azioni.

Nella fase attuale di inizio della legislatura, che ha visto molta attenzione del Governo alla comunicazione e forse una minore attenzione ai gravissimi problemi dell’isola, per i quali vanno ricercate soluzioni, Flc e Cgil hanno avuto modo di maturare il convincimento che tra le incertezze e la assenza di direzione, tra le denunce corrette ispirate dalle migliori intenzioni di moralizzare la politica e ripristinare l’etica della spesa pubblica ed i polveroni mediatici che ne sono seguiti, per l’intero settore della formazione professionale, in tutte le sue filiere (dall'Istruzione e Formazione professionale, agli Sportelli multifunzionali ed alla Formazione a valere dell'avviso 20), la situazione da insostenibile si stia trasformando in esplosiva, con il rischio che esplodano reazioni che potrebbero anche avere derive violente.

Le precedenti considerazioni, estese ai Prefetti dell’Isola in una lettera inviata dalla Flc e dalla Cgil siciliane, si fondano sulla analisi delle criticità del settore e sulla sempre più costante rilevazione dello stato di indigenza nel quale gli oltre diecimila dipendenti degli enti di formazione versano da molti mesi, in alcuni casi oltre un anno, e dalla evidenza che anche gli ammortizzatori sociali in deroga non potranno essere erogati ai lavoratori sospesi nel brevissimo termine e, forse, non saranno neanche sufficienti per tutti gli aventi diritto.

L’eventualità che per gli ammortizzatori sociali si deroghi dalle regole, sommata ai ritardi per la erogazione dei finanziamenti per le attività formative avviate, alla farraginosità delle procedure di controllo della spesa per le attività degli sportelli multifunzionali, alla inconcepibile lentezza della chiusura dei rendiconti e alla incapacità di molti tra gli enti gestori di assumersi le responsabilità economiche e finanziarie che derivano dagli obblighi contrattuali nei confronti dei propri dipendenti, fa temere che un numero sempre maggiore di lavoratori non vorrà seguire oltre le indicazioni ed i moniti delle organizzazioni sindacali confederali più radicate, divenendo preda dei masanielli di turno, con una probabile escalation di azioni incontrollate ed incontrollabili.

Altre organizzazioni, in questi giorni, stanno altalenando tra la piaggeria alle amministrazioni ed il contrasto al governo del Presidente Crocetta che, dalla sua parte, oltre a rilevare come nuove ed inaudite scoperte verità che in Sicilia sono patrimonio di tutti, oggetto, non solo nel recente passato, di inchieste giornalistiche come di inchieste parlamentari e che la Cgil ha denunciato da oltre un decennio, mette in campo assessori che tardano ad assumersi le loro responsabilità.

Infatti gli incontri finora avuti sia con l’Assessore all’Istruzione e alla Formazione Scilabra, sia con quello al Lavoro, Bonafede, si sono conclusi con il rinvio a successivi incontri da effettuarsi con il Presidente.

L’Assessore Scilabra ha anzi chiesto alle organizzazioni sindacali di produrre un documento unitario propositivo rispetto ai problemi strutturali ed uno rispetto alle emergenze. Tali documenti dovrebbero fare sintesi delle posizioni, talvolta diametralmente opposte, rappresentate dalle sigle che sono state convocate per il confronto (sei sigle in rappresentanza dei lavoratori del settore, senza nessuna verifica della rappresentatività). La Cgil e la Flc non si sottrarranno a questa richiesta e con altri o da sole produrranno i documenti, ma prima che ciò si realizzi sarebbe necessario affrontare almeno le più urgenti tra le emergenze.

Intanto un solo dirigente generale, che oltre ad altri incarichi agisce con un interim “pesante”, dal momento che abbraccia tutti e due i dipartimenti cruciali per il sistema regionale della formazione professionale, e perché dovrebbe governare anche il sistema degli ammortizzatori in deroga per tutti i settori produttivi, deve scegliere tra le priorità e non riesce a stare dietro alle gravissime emergenze vissute dai lavoratori, che spesso vengono trascurate e rischiano di incancrenirsi.

Tutto ciò avviene mentre debito pubblico, patto di stabilità, carenza di risorse e assenza di liquidità della Cassa Regionale fanno il resto, cresce fino all’inverosimile la autoreferenzialità del sistema regionale della formazione professionale e i lavoratori che vi operano vivono ormai da mesi in uno stato di totale assenza di prospettive, ormai incapaci di immaginare il proprio futuro.

scarica la lettera inviata ai Prefetti

Formazione professionale | 17/12/2012

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