Formazione Professionale: Mariella Maggio, Segretaria Generale della Cgil Sicilia - L’impressione è che si voglia fare tanto rumore per non cambiare nulla . “Sistema contaminato”

Formazione Professionale: Mariella Maggio, Segretaria Generale della Cgil Sicilia - L’impressione è che si voglia fare tanto rumore per non cambiare nulla . “Sistema contaminato”
feb 24


Palermo, 24 febbraio - “La Cgil non ha mai parlato di fermare i corsi, ma solo di finanziarli con i fondi europei . Vorrei sapere come mai se c’è possibilismo su questa ipotesi per colmare il vuoto del bilancio regionale, che ha stanziato per il sistema solo 120 milioni a fronte dei circa 300 che occorrono, viene giudicata invece non praticabile per l’intero finanziamento”: lo dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, a proposito delle dichiarazioni rese ieri
dall’assessore regionale alla formazione, Mario Centorrino.

“L’operazione che noi proponiamo- spiega Maggio - è finalizzata a liberare risorse da destinare agli ammortizzatori sociali per riportare il sistema, gonfiatosi negli anni con logiche puramente clientelari, in equilibrio attraverso misure negoziate che salvaguardino i diritti dei lavoratori. Diritti che oggi non sono tutelati, se consideriamo che c’è chi è da mesi senza stipendio e che il sistema vive una fase di grande precarietà”.

La Maggio sottolinea che “è necessaria per la formazione siciliana un’operazione di risanamento e di riforma, che chiami in causa la responsabilità di tutti, e che sia finalizzata a dare al sistema e ai lavoratori certezze e futuro”.

Aggiunge inoltre che,  “i diritti e le tutele dei lavoratori e la costruzione di una formazione professionale che funzioni sono gli unici cardini dell’iniziativa della Cgil che, com’è noto, non ha nessun legame  nè niente da spartire con nessun ente di formazione”.

“Per primi - aggiunge - abbiamo battuto sulla responsabilità degli enti gestori - che fra l’altro incidono sensibilmente sui costi per una percentuale che si aggira intorno al 30 per cento - e dell’amministrazione”.

Detto questo la Maggio sottolinea che “è evidente che  tutto il sistema va rivisto e che non può essere il Cefop l’unico capro espiatorio. Il fallimento della formazione professionale sta nelle dinamiche generali del sistema,  che quindi vanno scardinate,  e nelle criticità ampiamente diffuse che vanno affrontate senza mezzi termini e senza scorciatoie. Ormai da mesi – prosegue la segretaria della Cgil - sosteniamo che bisogna guardare in faccia la realtà che è quella  di un sistema fortemente contaminato dalla politica e da altre connivenze clientelari, ormai non  più economicamente sostenibili.

All’assessore Centorrino e a Cisl e Uil - conclude - voglio dire che pensare di continuare sulla vecchia strada, fermandosi alle dichiarazioni di principio senza incidere profondamente, significa affamare ulteriormente e negare un futuro agli oltre 12 mila addetti della formazione professionale siciliana”.
2011 dac

Comunicati Stampa | 24/02/2011

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