Formazione Professionale: Pane Diritti Lavoro e Futuro! Contrastiamo la precarietà e lo smantellamento del sistema, riconquistiamo la dignità del nostro lavoro.

Formazione Professionale: Pane Diritti Lavoro e Futuro! Contrastiamo la precarietà  e lo smantellamento del sistema, riconquistiamo la dignità del nostro lavoro.
mag 11

Sciopero regionale dei lavoratori di tutte le filiere e manifestazione a Palermo il 12 maggio - concentramento a Piazza Marina lunedì mattina alle 9 e corteo fino alla Presidenza della Regione.

I lavoratori della Formazione Professionale hanno partecipato ieri, 9 maggio al sit-in di protesta indetto dalla Flc Cgil, insieme alla Cisl Scuola ed alla Uil Scuola, mentre delegazioni di lavoratori e del sindacato incontravano i rappresentanti del Governo regionale per discutere dei punti rappresentati nella piattaforma unitaria.

Nel corso dell’incontro, durato oltre sette ore, le delegazioni del sindacato hanno dovuto loro malgrado prendere atto della inconcludenza del Governo nell’assumere decisioni determinate e nel trovare soluzioni conducenti, non ostante ogni sforzo ed i toni a volte aspri del confronto, segnando di fatto uno stallo, se non un arretramento del Governo sugli impegni presi il 30 aprile nell’incontro che si era tenuto in concomitanza di una analoga manifestazione dei lavoratori in sciopero.

Per questa ragione le organizzazioni sindacali si sono dichiarate insoddisfatte dalle risposte ancora interlocutorie del Governo, ed hanno confermato lo sciopero regionale di tutti i lavoratori delle tre filiere del sistema della formazione professionale indetto per il 12 maggio ed il corteo che partirà da Piazza Marina alle 10 di lunedì e sfilerà fino a Palazzo d’Orleans, percorrendo corso Vittorio Emanuele.  Le organizzazioni sindacali ne confermano la necessità per le motivazioni ulteriormente aggravate dalla insufficienza delle risposte ricevute.

I due assessori hanno infatti comunicato che per le problematiche poste saranno messi in atto atti quali un incontro con l’ARAN, l’agenzia negoziale per la Funzione Pubblica, per verificare la possibilità di un trasferimento d’ufficio di funzionari per potenziare gli organici insufficienti del dipartimento Istruzione e Formazione, da cui dipendono le procedure di erogazione dei finanziamenti agli enti ed il conseguente pagamento degli stipendi del personale delle attività formative del così detto “Piano Giovani” e dell’Istruzione e Formazione Professionale;

l’assessore alla Famiglia, le Politiche sociali ed il Lavoro ha comunicato di attendere nella prossima settimana il riequilibrio delle quote del patto di stabilità tale da consentire al Dipartimento Lavoro una capacità di spesa maggiore sufficiente ad erogare 18 milioni di euro al Ciapi di Priolo, per metterlo in condizioni di pagare gli stipendi arretrati ai 1750 ex dipendenti dell’ormai concluso progetto “Spartacus”;

ha comunque escluso – cosa gravissima – che si possano facilmente erogare le risorse pur esistenti per concludere i pagamenti degli avvisi 1 e 2 del 2010, le cui rendicontazioni sono concluse ma i cui saldi, da cui dipendono gli stipendi arretrati di lavoratori che mediamente vantano da 7 a 9 mensilità di retribuzioni non pagate per il servizio reso presso gli enti fino al settembre 2013, perché farebbero sforare nuovamente il “patto di stabilità” interno;

i due assessori hanno dichiarato di dovere effettuare ancora alcuni passaggi sia con il partenariato sociale che con la Giunta di Governo prima di poter procedere alla sottoscrizione della convenzione con il Ministero per l’avvio del Programma Youth Guarantee.

L’assessore all’Istruzione e Formazione ha inoltre informato il sindacato a grandi linee della “architettura finanziaria” del piano formativo del 2014-2015, che utilizzerebbe poco meno di 100 milioni di euro appostati sul Piano di Azione Coesione, che potrebbero consentire di avviare le attività utilizzando progetti già selezionati (la terza annualità dell’Avviso 20) a partire dai mesi di giugno/luglio di quest’anno, e, successivamente, di attingere a risorse contenute nella Youth Guarantee per la misura dei voucher formativi, per circa 40 milioni di euro;

l’assessore ha dato notizia del confronto avviato con il Ministero del Lavoro ed in via di conclusione, che consentirebbe di utilizzare  44 milioni appostati sul PAC per incentivare l’esodo volontario, con vari strumenti che non ha illustrato in maniera esaustiva, rinviando ad un apposito “tavolo tecnico”.

Ha inoltre annunziato l’istituzione dell’ennesimo “tavolo permanente” con le parti sociali ed altri soggetti interessati per la discussione di un provvedimento di legge di riforma del settore che intenderebbe portare all’approvazione dell’ARS nell’arco di alcuni mesi, dopo averne discusso con tutti gli attori del sistema.

Con la manifestazione di questi “impegni” i due assessori hanno proposto di continuare il confronto all’inizio della settimana prossima, e di rinviare ad allora ogni altra determinazione.

La Flc e le altre organizzazioni, dichiarandosi assolutamente insoddisfatte, hanno protestato e chiesto con forza di continuare l’incontro fino al chiarimento di ogni aspetto tecnico ed alla emanazione di atti concreti ed esigibili per i lavoratori delle tre filiere convocando se necessario anche nel corso della mattina di sabato tutti i soggetti tecnici delle amministrazioni competenti per individuare immediate soluzioni straordinarie alle emergenze rappresentate, sia per le questioni afferenti alle retribuzioni arretrate dei lavoratori delle attività formative e dell’Istruzione e Formazione Professionale, sia del Ciapi di Priolo per le determinazioni in ordine al personale impegnato nelle filiera delle politiche attive del lavoro che dovrà essere interessato alla esecuzione del Programma Youth Guarantee.

Riguardo alla ipotesi di “contratti atipici” per il personale al quale verrebbe affidata la esecuzione del programma Youth Guarantee, la Flc e le altre organizzazioni confederali si sono opposte fermamente ad ipotesi contrattuali diverse da quelle del lavoro subordinato, denunciando il tentativo graduale in corso dal 2013 di precarizzare ulteriormente la filiera delle politiche attive del lavoro ed in prospettiva l’intero settore della formazione professionale.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’impegno del Governo di imporre al Ciapi di contrattualizzare tutto il personale in graduatoria del Progetto Prometeo, con decorrenza immediata e contestuale alla data di contrattualizzazione.

Pur condividendo la tensione rappresentata dal Governo verso la legalizzazione del sistema, e verso un progetto di riforma annunziato, il sindacato ha ribadito che legalizzazione e riforma non possono significare però la riduzione dei diritti dei lavoratori e la cancellazione della occupazione, ed hanno richiesto le necessarie azioni straordinarie in ordine alle tutele delle persone impegnate nel sistema, del loro reddito, del loro lavoro e della loro dignità.

Questo si aspettano la Flc e le organizzazioni confederali da un governo che ha più volte affermato di volere garantire e tutelare i lavoratori. Per questo hanno chiesto un intervento immediato su tutte le emergenze del settore, compresi gli enti definanziati, dagli accreditamenti revocati, posti in liquidazione, aprendo un confronto specifico tra Governo, OO SS e Gruppi Parlamentari dell’Assemblea Regionale Siciliana, per lo sblocco immediato delle retribuzioni arretrate e l’individuazione di tutte le opportune soluzioni.

Hanno manifestato inoltre la necessità di uno straordinario impegno anche dell’ARS per gli urgenti interventi legislativi che si renderanno necessari per avviare un vero processo riformatore, a partire dal rispetto dei diritti delle persone e dei lavoratori, per una vera chiusura con il passato.

I due assessori, al termine dell’incontro hanno deciso unilateralmente di rinviare il tavolo, non ostante la determinazione della delegazione sindacale di trattare ad oltranza, e di rimanere nella Sala Blu del Palazzo, decisione messa in pratica, ma impedita nei fatti dall’intervento dalle forze dell’ordine, che hanno fronteggiato la piazza durante una giornata particolarmente difficile nella quale la tensione ha raggiunto picchi inusuali per i lavoratori della formazione professionale.

Durante il sit-in si sono verificati anche alcuni incresciosi episodi provocati da fautori della divisione del movimento, e sono state bruciate da gruppi autonomi le bandiere dei sindacati confederali.

La Flc Cgil ritiene che il governo abbia responsabilità gravi nella escalation verso episodi di violenza che sta assumendo la vertenza, sia per avere favorito la frammentazione, a danno dei corpi intermedi rappresentativi del sindacato confederale, sia per la incapacità manifesta di individuare soluzioni in tempi fisiologici a problemi ormai incancreniti causati più dalla inefficienza della burocrazia regionale che dalla innegabile crisi economica e del bilancio della Regione.

Per questo la Flc Cgil lancia l’appello a tutti i lavoratori consapevoli del comparto a riunirsi ed a lottare insieme per la realizzazione di obiettivi concreti, e per contrastare la precarizzazione e lo smantellamento del sistema senza che siano state davvero identificate le soluzioni alternative che alla luce dei fatti appaiono inesistenti, indirizzando la legittima rabbia verso i veri colpevoli dello sfascio del settore e verso chi nel governo ha fatto solo annunzi demagogici senza individuare le soluzioni possibili a suo tempo, facendo trascorrere inutilmente i mesi, ed arrivando alla attuale drammatica situazione.

Vorremmo non dovere dire come i braccianti del secolo scorso “Pane e Lavoro!”, ma il governo del presidente Crocetta ci sta ricacciando dall’Europa, indietro nel tempo, a condizioni insostenibili e allora rivendicheremo, oggi come allora, Pane, Lavoro, Diritti e Futuro!

 

 

Formazione professionale | 11/05/2014

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