Formazione Professionale : la Flc Cgil, insieme a Cisl Scuola e Uil Scuola incontra il Presidente Crocetta. Passi avanti, ma la mobilitazione continua

Formazione Professionale : la Flc Cgil, insieme a Cisl Scuola e Uil Scuola incontra il Presidente Crocetta. Passi avanti, ma la mobilitazione continua
apr 26

La Flc e le altre organizzazioni sindacali confederali che hanno proclamato lo sciopero di tutti i lavoratori della formazione professionale, nel corso della giornata hanno continuato nell’opera di sensibilizzazione del Parlamento Siciliano sulla grave criticità che attraversa tutte le filiere in cui si articola il settore.

Nel pomeriggio di oggi, 26 aprile, a seguito di tale opera di sensibilizzazione e della presenza assicurata sia nella giornata di mercoledì scorso sia oggi dai numerosi lavoratori che manifestavano nella Piazza del Parlamento, il Presidente della Regione si è determinato a convocare le delegazioni del sindacato ed le ha incontrate, nella stanza del Governo presso Palazzo dei Normanni.

Il Sindacato confederale ha valutato positivamente l’avvio di una nuova fase di confronto sulle questioni poste al governo, e dell’assetto di tale confronto che ha finalmente consentito, sia pure nella fretta indotta dalla contingenza, di affrontare nel merito le criticità evidenziate.

Nell’incontro, al quale, oltre al Presidente della Regione ha partecipato anche l’Assessore all’Istruzione ed alla Formazione professionale e la dirigente generale ad interim del Dipartimento Istruzione e del Dipartimento Lavoro, ed al quale invece non era presente l’Assessore del Lavoro, si è discusso della attuale situazione in termini che potrebbero diventare operativi.

Le organizzazioni sindacali, registrando nella posizione del Governo alcune aperture verso le ragioni esplicitate attraverso il confronto dei giorni scorsi con molti parlamentari componenti dell’Assemblea e con le Commissioni legislative seconda e quinta dell’ARS, hanno proposto al Presidente la sottoscrizione di una intesa sui seguenti punti:

a)      porre in essere con urgenza tutti gli atti necessari per il finanziamento della seconda annualità dell’avviso 20/2011;

b)      prorogare le attività di cui agli avvisi 1 e 2 del 09 febbraio 2013 utilizzando le risorse di cui alla Priorità 7 “Migliorare la governance del mercato del lavoro” del Piano straordinario per il lavoro in Sicilia : Opportunità giovani aggiornamento II del Piano Azione Coesione – Fondi Comunitari per lo sviluppo del SUD o altre risorse nella disponibilità della Amministrazione Regionale;

c)      assicurare presso il Dipartimento Regionale Istruzione e Formazione Professionale  e presso il Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’Orientamento, dei Servizi e delle Attività Formative i Dipartimenti Regionali quanto previsto dalla legge regionale 10 maggio 2000, n. 10 posto che gli attuali tempi di erogazione dei finanziamenti e di rendicontazione, appesantiti ed allungati oltre ogni ragionale misura, non garantiscono né la regolarità delle retribuzioni degli operatori né la sopravvivenza degli organismi gestori.

Tutto ciò al fine di mettere in sicurezza il lavoro ed il reddito degli operatori del settore mentre si procede con il dovuto respiro verso la riforma organica del settore, con riguardo a tutte le filiere.

Il Presidente Crocetta, dando atto di ulteriori aperture al confronto, ha confermato la volontà del Governo di rispondere positivamente alle richieste, anche se si è riservato una disamina del documento proposto dal sindacato, preannunziando sin d’ora la convocazione per la mattina di domenica 28 aprile, prima dell’avvio dei lavori dell’ARS.

Positiva per il sindacato la nuova fase di confronto, per il quale ha chiesto al Governo di procedere valutando la rappresentatività dei soggetti coinvolti, ed il loro diritto ai sensi sia dello Statuto dei Lavoratori che del Contratto di lavoro, fermo restando il diritto del governo di confrontarsi con il più vasto partenariato sociale sui temi della riforma del settore.

Mantenute però tutte le iniziative di mobilitazione programmate, i presidi a Piazza del Parlamento e lo sciopero che potrebbero essere mantenuti anche dopo del 28 aprile, se le volontà espresse dal Governo non si concretizzassero in atti formali.

Formazione professionale | 26/04/2013

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