Formazione Professionale: le priorità della Flc per la tutela del lavoro e dei diritti e per affrontare la crisi del comparto

Formazione Professionale: le priorità della Flc per la tutela del lavoro e dei diritti e per affrontare la crisi del comparto
apr 17

Le associazioni siciliane degli enti Forma e Cenfop, aderenti a quelle nazionali firmatarie del contratto nazionale della Formazione Professionale, hanno comunicato ieri alle organizzazioni sindacali l’intenzione di dichiarare la crisi dell’intero sistema formativo regionale.

I presupposti di tale crisi sono, per le associazioni, l’assenza di ogni oggettiva certezza di continuazione del servizio, sia per le azioni di politica attiva del lavoro che li hanno visti nel decennio trascorso operare con quote crescenti dei loro dipendenti con i così detti “sportelli multifunzionali”, ed il costo che ricadrebbe sugli enti per il rientro, anche temporaneo del personale in aspettativa fino al 22 aprile in servizio presso il Ciapi di Priolo sul progetto Spartacus, oltre all’assenza di una programmazione per l’anno formativo 2014-2015 per le filiere formative ordinarie, ed alle sempre maggiori difficoltà dovute al calo delle risorse ed all’abbassamento  dei parametri di finanziamento  per quelle dell’Istruzione e Formazione Professionale.

Le organizzazioni sindacali hanno preso atto della manifestazione di intenti degli enti, e si sono dette disponibili a sottoscrivere un avviso comune per ripristinare una attività normale nel comparto, a partire dall’esistente.

Per la Flc occorre subito dare corso alla programmazione delle azioni formative avviando la riedizione dei percorsi formativi ritenuti più idonei per dare risposte alle esigenze del territorio, finanziando con le residue risorse del Piano Giovani e  con le economie della prima annualità dell’Avviso 20 e quelle attività che si concluderanno tra qualche mese, i corsi selezionati nella graduatoria dell’avviso 20 ancora vigente e utilizzabile.

Solo successivamente, e controllandone l’impatto, avviare le sperimentazioni anche di modalità diverse come quelle a catalogo di cui ha parlato la stampa in questi giorni.

Allo stesso tempo va data una forte accelerazione all’avvio dei terzi anni della “Istruzione e Formazione Professionale” e dei quarti anni sperimentali, per dare risposte al fabbisogno formativo e contrastare la dispersione, e ridurre l’impatto dei pesantissimi contratti di solidarietà che già i maggiori enti storici che operano in questo particolare settore stanno applicando.

Per la Flc in ogni caso la prima priorità è quella di riorganizzare gli uffici della amministrazione, che sono insufficienti e inadeguati, ripristinando gli organici adeguati  e le necessarie professionalità superando l’intervento rapsodico delle “assistenze tecniche”, per tornare a garantire la normale fluidità delle procedure che ormai da anni sono ingessate e non consentono più il rispetto di tempi ragionevoli per l’erogazione dei finanziamenti rendendo impossibile la regolarità dei pagamenti degli stessi stipendi ai lavoratori.

Contestualmente a queste azioni che devono essere messe in atto dall’Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale il neo incaricato Assessore alla Famiglia, le Politiche Sociali ed il Lavoro dovrà occuparsi con estrema urgenza di garantire la prosecuzione delle politiche attive del lavoro identificando le soluzioni più efficaci che consentano l’immediata proroga del progetto Spartacus e chiarendo come intende agganciarlo al programma della Garanzia Giovani, o altrimenti gli oltre 1700 lavoratori rischiano di essere licenziati dagli enti loro datori di lavoro, senza che alcuna alternativa sia stata predisposta per garantire che vengano erogate le politiche attive ai destinatari di ammortizzatori sociali.

Anche sotto questo profilo, per evitare di aggravare la già disastrosa situazione che gli stessi uffici hanno evidenziato qualche giorno fa, quando si è prorogato l’accordo quadro del 2013 anche per il 2014, i due assessori dovrebbero agire in sinergia trovando le risorse necessarie (e disponibili tra quelle non spese della programmazione 2007 – 2013) per finanziare azioni di aggiornamento, riqualificazione e riconversione del personale degli enti, per reimpiegarlo efficacemente nel sistema nuovo che si vuole e si può costruire, se si agisce  con la opportuna gradualità, ma tempestivamente.

A questo proposito la Flc e la Cgil sono impegnate in Sicilia, come nelle altre regioni italiane, a promuovere la loro analisi e la loro proposta per sistemi di formazione professionale efficaci ed efficienti che traguardino l’orizzonte europeo e insieme facciano salvi i lavoratori, che sono persone ciascuna con un proprio sapere professionale, un sapere umano fatto di occhio, mano, tecnica, memoria, emozione, volontà,  e ciascuna con il suo portato di intelligenza, affettività e professionalità alle quali la nostra regione non può e non deve rinunciare.

Su queste priorità il Governo regionale e l’amministrazione devono dare risposte, urgenti e risolutive, senza le quali la Flc ed il sindacato confederale dovranno valutare iniziative di mobilitazione.

 

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Formazione professionale | 17/04/2014

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