Formazione professionale: Giornata di mobilitazione oggi a Catania per i 350 dipendenti siciliani dell'Ente di formazione professionale CNOS FAP

Formazione professionale: Giornata di mobilitazione oggi a Catania per i 350 dipendenti siciliani dell'Ente di formazione professionale CNOS FAP
dic 17

Giornata di mobilitazione oggi, 17 dicembre 2010, per i 350 dipendenti siciliani dell'Ente di formazione professionale, CNOS FAP (Centro Nazionale Opera Salesiana – Formazione Avviamento Professionale) che fa capo alla Famiglia Salesiana. I 350 lavoratori (di cui circa 150 operanti in provincia di Catania) dallo scorso giugno non ricevono lo stipendio e dopo avere più volte richiesto riscontri e garanzie all'Ente datore di lavoro, hanno indetto una giornata di sciopero, in concerto con le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL e un presidio davanti la sede legale, a livello regionale, dell'Ente in via Cifali.

Solo nella tarda mattinata, dopo parecchio nervosismo e qualche tensione per il traffico bloccato, il rappresentante legale dello CNOS, don Aldo Ballistreri, incontra una delegazione dei lavoratori ribadendo, cosi come nei precedenti incontri, che l'Ente non intende peggiorare la situazione debitoria in cui versa, che gli ingenti crediti nei confronti dell'amministrazione regionale non sono stati recuperati, anche a causa dei tagli effettuati dall'amministrazione sulla formazione professionale e che pertanto non può dare garanzia sui pagamenti degli arretrati, se non provare a pagare entro dicembre lo stipendio di luglio.

Le organizzazioni sindacali chiedono da tempo all'Opera Salesiana, di cui il CNOS FAP è emanazione, di farsi carico dei pagamenti, come avvenuto in passato e come è avvenuto per altre agenzie formative della stessa area confessionale cattolica, anche portando a garanzia beni immobili, per consentire l'anticipazione delle somme necessarie a pagare gli stipendi arretrati riducendo così lo stato di precarietà e sofferenza del personale che in questi sei mesi ha prestato regolarmente servizio.

"La FLC CGIL non si ritiene soddisfatta dalle risposte insufficienti avute, spiega il segretario generale della FLC Catania, Antonella Distefano, e dalla mancata certezza sulle date in cui gli arretrati dovrebbero essere pagati.L'obbligo nei confronti dei lavoratori prescinde dalle somme di danaro che l'ente riceverà dalla pubblica amministrazione. Non si può subordinare il diritto del lavoro ai pubblici finanziamenti e nel patto contrattuale che sottende alla prestazione del lavoro, l'obbligo dei pagamenti è comunque in capo al datore di lavoro, così come hanno più volte sancito le sentenze di numerosi giudici del lavoro, a prescindere dalle sofferenze economiche che egli abbia nei confronti di terzi soggetti. La FLC CGIL valuterà il ritiro e la rimodulazione delle azioni iniziate, che oggi sono solo tentativi di conciliazione ma che potrebbero avere evoluzione nelle vertenze giudiziarie per il recupero dei crediti. Chiede pertanto all'Ente di promuovere in tempi brevissimi un successivo incontro con i responsabili dell'Ispettoria salesiana regionale".

"Chiediamo che il confronto si sposti con i responsabili dell'Ispettoria Salesiana regionale - le fa eco Giovanni Lo Cicero, responsabile nazionale FLC CGIL per la formazione professionale, arrivato a Catania apposta per l'occasione - perché gli enti che erogano formazione, soprattutto se legati a realtà consolidate economicamente come l'Opera Salesiana, devono assumere una posizione di responsabilità anche finanziaria nei confronti dei lavoratori. Sosteniamo inoltre da tempo, come FLC regionale, che è necessario un riordino della formazione professionale che preveda che la razionalizzazione delle risorse vada fatta sulle premialità, in termini qualitativi e valutativi dei progetti, e che escluda quei soggetti che vivono esclusivamente sui finanziamenti regionali senza garantire la qualità formativa né la correttezza contrattuale dei rapporti di lavoro. Oggi purtroppo, sopratutto in Sicilia, non è così, perché le maglie per accedere ai finanziamenti per la formazione sono talmente larghe che chiunque può farlo".
MarMi

Comunicati Stampa | 17/12/2010

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