Formazione professionale: insediato tavolo – l’Assessore Centorrino riconosce e apre formalmente la crisi del settore

Formazione professionale: insediato tavolo – l’Assessore Centorrino riconosce e apre formalmente la crisi del settore
lug 20

L’assessore Centorrino, ieri, 19 luglio, presiedendo la seconda riunione del tavolo, rivendicato con lo sciopero del 7 e del 18 luglio ed ottenuto ieri dopo la manifestazione che ha dato luogo anche all’occupazione da parte del sindacato della Sala Blu della Presidenza della Regione, ha dichiarato che deve considerarsi formalmente aperta la crisi del settore.

Questa dichiarazione dello stato di crisi, ha detto l’Assessore, servirà a dare avvio al negoziato con il Ministero del lavoro per ottenere le risorse necessarie e per concertare gli strumenti per dare concreta attuazione alla Legge regionale 10 approvata nello scorso mese di giugno.

Ha dichiarato, infatti, insieme al Dirigente del Dipartimento Istruzione e Formazione ed al rappresentante del Comitato per l’occupazione e per il lavoro, che già per oggi è fissato un primo incontro al Ministero del Lavoro.

L’Assessore ha presentato i componenti del tavolo per la parte istituzionale, Il capo di Gabinetto Emanuele, La Macchia della segreteria tecnica, Cianciolo del Comitato per l’occupazione ed il lavoro, Albert e Giubilaro per il Dipartimento, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali firmatarie del contratto nazionale.

La discussione del tavolo, convocato per affrontare le specifiche problematiche evidenziatesi per il settore della formazione professionale nel precedente incontro del 18, quando erano presenti anche i rappresentanti dell’assessorato del lavoro e dell’Agenzia per l’impiego, verterà sul trovare soluzioni per gli enti per i quali è in corso la procedura di revoca degli accreditamenti, per gli esuberi strutturali che si evidenziano negli enti a seguito della determinazione del parametro unico di finanziamento, e per una sistematizzazione generale delle procedure di tutela e riallocazione di quei lavoratori che pur in presenza di tutele di legge si trovino in esubero.

La proclamazione dello stato di crisi doveva avvenire da molto tempo, già dalla sottoscrizione del protocollo del 29 settembre 2009, e dalla primavera del 2010, quando fu chiaro che non c’era la copertura del piano formativo e che anche per il sistema degli sportelli multifunzionali si preannunziavano le attuali difficoltà, è stata rivendicata dalla Flc e dalla Cgil.

Che il sistema fosse crisi era sotto gli occhi di tutti, ed una maggiore tempestività avrebbe risparmiato molte difficoltà e sofferenze delle persone impegnate nel settore e dipendenti degli enti gestori, ma hanno prevalso altre logiche, e la regione e le lobby della formazione si sono resi responsabili del tentativo di garantire il coacervo di interessi legati alla grande quantità di risorse pubbliche in gioco, usando i lavoratori come ostaggio.

La discussione del tavolo è andata avanti per definire quali degli strumenti giuslavoristici si possono utilizzare per garantire ai lavoratori immediate tutele e sostegno al reddito, nell’attesa che si sciolga il nodo dei finanziamenti aggiuntivi sul piano dell’offerta formativa, che potrà essere discusso solo con il Presidente della Regione nell’incontro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, convocato solo dopo l’occupazione da parte del sindacato della Sala Blu durata fino alle prime ore del mattino del 19 luglio.

Nel corso dell’incontro, dove le organizzazioni presenti hanno esposto problemi e definito il quadro della discussione e l’attuale entità degli esuberi, si è definita una tabella di marcia con un calendario serrato di incontri, già in questa settimana per affrontare le questioni emergenti, e da lunedì della prossima settimana per dare al settore regole univoche per le procedure di mobilità e per gli interventi di sostegno al reddito ai lavoratori, rinviando al tavolo “politico” la determinazione di strumenti per la copertura dei mesi precedenti  del 2011 e del 2010.

La Flc non intende sottrarsi al confronto, e ritiene che si debba fare molto presto, per recuperare il tempo perduto, che, soprattutto in alcuni casi ha generato una inammissibile emergenza sociale.

Per questo i problemi vanno affrontati subito e con determinazione, chiamando anche a responsabilità quei soggetti gestori che sinora si sono fatti scudo dei propri dipendenti, danneggiandoli, nell’idea che ancora una volta ci fossero spazi di intermediazione con la politica per la difesa di interessi oscuri.

Formazione professionale | 20/07/2011

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