Formazione professionale: lunedì 27 maggio, si susseguono in tutta l’Isola sit-in, manifestazioni di protesta e iniziative di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola nell’ambito della mobilitazione dei lavoratori del settore.

Formazione professionale: lunedì 27 maggio, si susseguono in tutta l’Isola sit-in, manifestazioni di protesta e iniziative di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola nell’ambito della mobilitazione dei lavoratori del settore.
mag 27

Continua la mobilitazione dei lavoratori della formazione professionale promossa dalla Flc Cgil insieme con la Cisl Scuola e la Uil Scuola: oggi, 27 maggio, si sono susseguite in tutta l’Isola, a partire dai capoluoghi, manifestazioni di protesta, sit-in, e iniziative di sensibilizzazione.

Occupati simbolicamente alcuni Centri per l’Impiego e Uffici del lavoro, a Catania, Palermo, Siracusa, con qualche tensione, ad Agrigento i lavoratori si sono incatenati per rendere evidente la loro protesta, a Messina lezioni in piazza con gli allievi ed i formatori per dimostrare ai cittadini che non tutto il settore è “malato”.

A Ragusa come a Trapani, ad Enna, a Nicosia, gruppi di lavoratori, di delegati, di dirigenti del sindacato confederale, hanno consegnato ai dirigenti degli uffici documenti da trasmettere ai due assessori ai rami interessati, quello del Lavoro e quello dell’Istruzione e formazione, rappresentando l’urgenza di intervenire sulle emergenze, e l’ormai insostenibile stato di sofferenza e di rischio sociale raggiunto dai lavoratori del settore, non retribuiti mediamente da 6 a 20 mesi, costretti ad indebitarsi, soggetti a procedure di licenziamento collettivo e senza alcuna prospettiva per il futuro, mentre la macchina amministrativa, inceppata, non è più in grado di dare risposte.

Complessivamente le proteste e le iniziative si sono svolte in un clima costruttivo e sereno anche se vi sono stati alcuni momenti di tensione, la Flc Cgil, unitamente a Cisl scuola e Uil Scuola, hanno ovunque rappresentato il grave rischio che le proteste oggi civili dei lavoratori possano, a causa della esasperazione, trasformarsi.

Ai dirigenti degli Uffici che hanno ricevuto le delegazioni dei lavoratori è stato comunicato che se il Governo non comprenderà che deve fare in fretta per risolvere le emergenze, se continuerà ad eludere un vero confronto con il sindacato, impedendo, di fatto a quest’ultimo di svolgere il proprio ruolo di corpo intermedio, di mediatore delle tensioni sociali, queste potrebbero divenire incontrollabili, e provocare gesti ed atti estremi da parte di lavoratori esasperati, eventualità che sarà esclusiva responsabilità di chi sta governando solo con gli annunzi e senza un progetto credibile e chiaro.

Intanto, se non ci saranno  risposte significative, il sindacato prepara la nuova mobilitazione per il 4 giugno, con lo sciopero generale dei lavoratori del settore che manifesteranno ancora una volta a Palermo.

Scarica il documento consegnato al Direttore del CPI di Palermo

Scarica il documento consegnato al Direttore del SUPL di Messina

 

 

Formazione professionale | 27/05/2013

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