Formazione professionale: pubblicato il decreto dell’assessore Micciché, istitutivo dell’elenco unico ad esaurimento per gli “ex sportellisti”

Formazione professionale: pubblicato il decreto dell’assessore Micciché, istitutivo dell’elenco unico ad esaurimento per gli “ex sportellisti”
ago 08

Pubblicato oggi sul sito istituzionale della regione il Decreto Assessoriale n. 3452 del 5/08/2016 in applicazione degli articoli 12 e 13 della Legge regionale del 17 maggio 2016 n. 8, e sulla istituzione dello “elenco unico ad esaurimento dei lavoratori provenienti dai Servizi formativi di cui all’art. 12 della Lr. del 26 novembre 2000 n. 24 e smi”. La FLC CGIL aveva incontrato lo scorso venerdì 5 agosto l’Assessore alla Famiglia, Micciché, la Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro Bullara e la Dirigente del Servizio VIII Garoffolo, insieme con le organizzazioni di categoria delle altre confederazioni e con SNALS ed UGL, nei locali del Dipartimento Regionale del Lavoro a Palermo.

L’incontro, convocato dalla Dirigente Generale del Dipartimento, Maria Antonietta Bullara, era teso a concludere la discussione avviata già da oltre due mesi sulla applicazione degli articoli 12 e 13 della Legge regionale del 17 maggio 2016 n. 8, e sulla istituzione dello “elenco unico ad esaurimento dei lavoratori provenienti dai Servizi formativi di cui all’art. 12 della Lr. del 26 novembre 2000 n. 24 e smi”.

Nell’incontro di venerdì si è addivenuti all’Intesa dopo una ampia discussione e facendo sintesi del percorso delle precedenti riunioni, nelle quali si è evidenziata la richiesta della più celere applicazione della Lr. 8/2016, e del più celere raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in materia di servizi e di politiche attive del lavoro, ed in particolare per l’implementazione dei servizi specialistici e di tutti quelli previsti al comma 1 dell’art 13 della stessa legge, le Parti hanno convenuto sulla immediata emanazione del Decreto Assessoriale per la istituzione dell’elenco unico ad esaurimento, che dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, ma è già comparso oggi, lunedì 8 agosto, sul sito istituzionale della Regione, anche se non ancora corredato dei format concordati per formulare la domanda di ammissione all’elenco, e per l’autocertificazione ai sensi del Art. 46 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000.

Secondo il Decreto, come previsto dalla legge 8, il personale proveniente dai servizi formativi (sportelli multifunzionali) che risponde ai requisiti di cui alle leggi regionali 24 del 2000 e 24 del 1976, potrà produrre la domanda, che dovrà essere ricevuta dalla amministrazione attraverso l’invio con posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo dipartimento.lavoro@certmail.regione.sicilia.it o di raccomandata con avviso di ricevimento che deve essere ricevuta perentoriamente entro la data del 30 settembre 2016, a pena dell’inaccoglibilità (non farà quindi fede il timbro postale della spedizione).

La FLC e le altre organizzazioni hanno chiesto che nel contempo dell’espletamento delle procedure d’istituzione dell’elenco, l’Amministrazione si attivi immediatamente per l’emanazione degli avvisi utili alla attuazione dei LEP e come previsto dall’art. 13 della Legge regionale 8/2016, e di quant’altro previsto dalla stessa, eventualmente anche in ordine all’affidamento “in house providing”.

Hanno chiesto inoltre che, anche in autotutela, accantonando le somme per le APL in via di accreditamento, l’Amministrazione avvii le attività previste dall’avviso 6/2015 per quelle già accreditate, riportando al lavoro più celermente il maggior numero di persone possibile.

Sotto questo profilo, l’Assessore e la Dirigente Generale, pur riservandosi ogni verifica di fattibilità, non hanno dato ad intendere una semplice soluzione, e ritengono di dovere attendere che sia completata dal Dipartimento regionale Istruzione e Formazione la procedura dell’accreditamento.

L’Assessore ha auspicato che in previsione della emanazione dei prossimi avvisi si proceda ad un accordo trilaterale tra Amministrazione regionale, OO SS ed enti datoriali sulla salvaguardia occupazionale dei lavoratori presenti nell’elenco.

La FLC avrebbe voluto che tale auspicio fosse tradotto dall’Assessore in un impegno ma esso è rimasto però solo un auspicio, motivato dalla difficoltà ad immaginare un accordo trilaterale nel quale si impegni l’amministrazione su questioni lavoristiche riguardanti altri soggetti, ed anche – a detta della Dirigente del Dipartimento, per non sollevare eventuali suscettibilità di parte datoriale.

Nel corso dell’incontro la FLC ha chiesto maggiori delucidazioni sull’esito dell’incontro “romano” dei giorni scorsi con il Ministro Poletti, al quale avevano partecipato sia l’Assessore che la Dirigente, insieme con l’Assessore all’Istruzione e la Formazione Professionale Marziano e con il Dirigente del Dipartimento Istruzione Silvia, ma, a parte alcune informazioni, per altro già rese note dalla stampa, sia l’assessore che la Dirigente si sono riservati, essendo ancora in corso ed in fase di ulteriore approfondimento la trattativa.

Resta pertanto certo solo quello finora riferito alle organizzazioni sindacali il 18 luglio scorso dallo stesso Ministro Poletti, sull’utilizzo delle “strumentazioni ordinarie” già esistenti e di quelle in fase di approvazione, che si ritiene saranno contenute nella prossima legge nazionale di stabilità.

La FLC ha chiesto alla Dirigente Generale come interpretare le dichiarazioni sulla disponibilità di 45 milioni di euro per la Cassa integrazione, ed è stato riferito che le somme in questione, non più afferenti alla coesione , sono regolate dai limiti del decreto 83473 del 2014, e che è stata chiesta al ministero di verificare la possibilità di autorizzarne l’utilizzo.

Su tale questione, ha riferito la Dirigente, pare che il Ministro Poletti si sia riservato una determinazione successiva entro settembre, senza assumere impegni, immaginando la necessità di una norma autorizzativa e traguardandola nei prossimi provvedimenti legislativi nazionali quale limite massimo temporale.

Anche in questo caso si tratterebbe di una norma da contenere eventualmente nella legge nazionale di stabilità, legge che sarà approvata presumibilmente entro il prossimo mese di dicembre.

Lo stesso provvedimento che dovrebbe contenere anche la norma generale sull’anticipo pensionistico (alla quale collegare gli accompagnamenti all’esodo per il comparto della formazione in Sicilia).

Questa ultima ipotesi non ci lascia soddisfatti, in quanto il ritardo della negoziazione istituzionale della CIG in deroga, e della erogazione del sostegno al reddito produrrà danni fortissimi alle persone ed alla stessa occupazione nell’intero comparto, e forse, anche a tutti i destinatari degli ammortizzatori in deroga della regione.

Inoltre, anche le persone già licenziate e prossime al pensionamento, fino alla approvazione della legge non potranno trovare alcun sostegno al reddito, se hanno già esaurito ogni forma di ammortizzazione sociale, e difficilmente, soprattutto se di età prossima alla pensione, potranno essere reimpiegate.

La valutazione della FLC CGIL è pertanto critica, perché ritiene insufficiente il riscontro avuto su tutte le questioni che riguardano la attuazione di quanto previsto nell'Accordo Quadro sugli ammortizzatori sociali e per l'attuazione di quanto previsto dalla normativa nazionale sulle politiche attive del lavoro, e anche dalla novella legislativa regionale contenuta nella legge 8, anche se si è finalmente superato l’impasse della decretazione per la istituzione dell’elenco ad esaurimento dei lavoratori degli ex sportelli.

Questa cosa, nei limiti della situazione, potrebbe essere valutata positivamente, perché potrebbe aumentare le opportunità di reimpiego di questi lavoratori, sia di quelli già licenziati che di quelli ancora in forza ai propri datori di lavoro, ma solo a condizione che l’amministrazione acceleri la programmazione delle azioni di politica attiva del lavoro così come esse sono state previste dal DLgs 150/2015 e dalla stessa legge regionale 8/2016.

Ci pare utile tuttavia ricordare, al riguardo di quest’ultima legge, che la FLC e la CGIL non hanno né condiviso né voluto contrastarne il percorso, sostenuto dalla piazza e da alcuni parlamentari, ma si sono limitate, una volta approvata, a prendere atto delle determinazioni del Parlamento Siciliano.

La legge, infatti, è da subito apparsa pleonastica nel recepimento – a nostro modo di vedere non necessario – del c.d. Job’s Act, e di difficile attuazione per le parti che chiamano in causa le istituzioni pubbliche e l’ente strumentale della regione.

Per queste ragioni, a nostro modo di vedere, non potrà facilmente dare le risposte attese dalla platea degli "ex sportellisti", al di là delle “promesse” demagogiche di qualche onorevole componente del nostro Parlamento..

Tuttavia, ribadiamo, non ne abbiamo voluto ostacolare il percorso, e, dopo la approvazione, quando siamo stati chiamati in causa assieme ad altre organizzazioni, abbiamo suggerito criteri di buon senso che limitassero il contenzioso nella decretazione dell'elenco da essa previsto, ma abbiamo chiesto sempre e con forza e determinazione che l'assessore al ramo e la dirigente si facessero piuttosto carico della emanazione degli avvisi per le varie politiche attive previste dalla stessa legge, dell'avvio celere di quelli già emanati, e della attuazione di quant’altro previsto dalla legge, ritenendo importantissimo riavviare in Sicilia politiche per il lavoro, sia attive che passive, che possano intervenire sullo stato disastroso del mercato del lavoro nell’Isola, ma anche attenuare il crescente disagio sociale ed il rischio che un elevatissimo numero di cittadini siciliani precipitino dalla povertà relativa nella povertà assoluta.

Adesso la FLC e la CGIL chiedono che ciascuno faccia la sua parte, avviando celermente ogni atto e procedura utile, e che si intervenga anche su altri rami della amministrazione preposti alla definizione degli accreditamenti, necessaria per potere avviare la spesa, e riportare al lavoro così anche gli “ex sportellisti”.

Formazione professionale | 08/08/2016

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