Il 12 ottobre sciopera la scuola. L'astensione dal lavoro riguarderà anche la scuola non statale e la formazione professionale.

Il 12 ottobre sciopera la scuola. L'astensione dal lavoro riguarderà anche la scuola non statale e la formazione professionale.
ott 09

Scarica il manifesto, il volantino generale e i volantini specifici.


Normative riguardanti le modalità di sciopero sia per il personale docente/educativo e ATA, che per i dirigenti scolastici e presidi incaricati.


Il 12 ottobre la scuola si ferma. L'astensione dal lavoro riguarderà anche la scuola non statale e la formazione professionale.
I docenti, il personale ATA, i dirigenti sono tutti chiamati ad astenersi dal lavoro per una giornata.

La FLC CGIL ha proclamato uno sciopero che sarà accompagnato da presidi e cortei che percorreranno le strade di tutto il Paese. Alle manifestazioni, si uniranno studenti, genitori, associazioni, per chiedere più dignità per il lavoro, più investimenti, un cambio di rotta nelle politiche per l'istruzione.

Perché? Sono tante le cose che non vanno. Cose vecchie ormai incancrenite e cose nuove che peggiorano una situazione già precaria e difficile.

I tagli ai finanziamenti. Pensavamo di avere già dato, ma con la spending review vanno via altri 200 milioni di euro. Le politiche del lavoro e del personale. Con il passaggio ai ruoli ATA dei docenti inidonei per motivi di salute si producono quattro danni: agli stessi docenti messi a fare un lavoro che non conoscono, alle segreterie che si ritrovano private di personale competente, ai precari ATA che non avranno rinnovato il contratto per la riduzione di ulteriori 3.900 posti, alla scuola che sarà peggio organizzata.

Le retribuzioni. Il contratto è bloccato, gli scatti di anzianità sono bloccati, le retribuzioni sono tra le più basse d'Europa. In più si chiede ai docenti di lavorare più ore senza compenso. E si scarica sul Fondo di istituto il pagamento di ore eccedenti e sostituzioni di dirigenti scolastici e DSGA che invece dovrebbero essere a carico del MIUR.

Per non parlare dell'edilizia scolastica, dell'assenza di investimenti per le nuove tecnologie e per i laboratori, pure necessari e urgenti per mettere la didattica e il lavoro nelle scuole al passo coi tempi. E il concorso? In questo momento è inutile e costoso.

La nuova legge sulle pensioni va cambiata perché blocca il rinnovamento di personale nella scuola e non tiene conto delle sue specificità. Le immissioni in ruolo non coprono tutti i posti vacanti, quindi il precariato non diminuisce.

I problemi sono tanti e sempre di più. Eppure per cominciare basterebbero poche cose, alcune a costo zero. La FLC CGIL le ha proposte da tempo. Servirebbero per migliorare e rendere più efficienti le scuole e sbloccare le immissioni in ruolo di docenti e ATA e cancellare il precariato. Per cominciare basterebbe un po' di volontà politica e un briciolo di buon senso.

Con questo sciopero vogliamo scuotere la sensibilità dell'opinione pubblica e del governo. E ci auguriamo che ascoltino le nostre proposte.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale

Scuola | 09/10/2012

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