In Sicilia, la FLC insieme agli studenti. Pieno sostegno alle manifestazioni promosse nelle città siciliane per sabato 24 novembre 2012 in occasione dello sciopero generale della scuola.

In Sicilia, la FLC insieme agli studenti.  Pieno sostegno alle manifestazioni promosse nelle città siciliane per sabato 24 novembre 2012 in occasione dello sciopero generale della scuola.
nov 25

Palermo 

Una bella giornata di popolo, una festa riuscita della democrazia con studenti e docenti insieme, uniti nella lotta per una società diversa. La scuola si riprende il suo ruolo in un Paese che vorrebbero zittirla –  dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà, che ha partecipato oggi al corteo della Rete degli studenti medi, assieme alla Flc-Cgil, all’Udu e al cps,  coordinamento precari scuola -  Palermo si è risvegliata e ha fatto sentire le  ragioni della  sua  protesta contro le  politiche del governo nazionale con grande civiltà, creando un legame intergenerazionale tra studenti e docenti. Un legame  che ha  ridato alla scuola quel ruolo che il governo gli vuole togliere e cioè  di apripista rispetto non tanto alle contestazioni  ma alla richiesta di cambiare un modello sociale che non va più bene, forte con i deboli e debole con i forti”.  Rimettere al centro la cultura e la coscienza come elementi centrali per lo sviluppo non solo economico e sociale ma anche democratico dell’Italia: questo le rivendicazioni per  la Cgil al centro  del  corteo  partito da piazza Vittorio Veneto,  con tante bandiere rosse e una catena di  solidarietà tra generazioni nel  reclamare insieme i diritti costituzionali. “Valori  – aggiunge Calà – per la difesa dei quali studenti e lavoratori si sono naturalmente ritrovati. Uno sciopero riuscito, per chiedere maggiore libertà e democrazia e un maggiore peso agli investimenti nel settore delle  politiche  sociali e della conoscenza”. Al corteo tra le scuole erano presenti il Pestalozzi Cavour, l’Iti Vittorio Emanuele III, il liceo classico Vittorio Emanuele, il Quasimodo, l’Oberdan, il Marco Polo, il liceo classico Meli, il Pareto.   “Siamo soddisfatti, il  corteo è andato bene e i ragazzi hanno sfilato in modo pacifico, facendo la loro protesta senza cercare scontri ma solo risposte – dice Marisa Cuccì, rappresentante della Flc-Cgil di Palermo – L’Flc ha aderito alla manifestazione della Rete degli studenti e  oggi avevamo anche la nostra manifestazione nazionale, il nostro quadro dirigente si è diviso tra Palermo e l’impegno a Roma”.

Catania 

Grandiosa manifestazione oggi a Catania in occasione dello sciopero della FLC CGIL. Più di 20.000 in piazza. Una giornata calma, quasi estiva. Il sole ha sorriso sul corteo che si è snodato per chilometri attraverso le principali vie della città. Un grande corteo colorato, vivace ma composto. Un grande respiro unico nella consapevolezza della gravità della situazione in cui versa la nostra scuola pubblica affossata da anni di tagli selvaggi e volontà criminale di distruzione del bene più grande per i nostri figli. Ed erano lì i nostri figli, a migliaia, di ogni scuola della provincia, con i loro cartelli ironici ma seri e intelligenti, con i loro striscioni colorati e urlanti giustizia, con i loro slogan scanditi e la loro musica. Studenti medi usciti dalle scuole occupate e decisi a riprendersi la “loro” scuola. E, assieme a loro, gli insegnanti. Finalmente in tanti, in tantissimi. Con l’orgoglio di chi sa di essere la colonna di uno stato civile, di chi non si sente fannullone o inutile, di chi sa che, nonostante tanto accanimento, è riuscito a non fare morire quella scuola pubblica, casa di tutti e che ancora offre dignità e pari opportunità a tutti. Tante le scuole chiuse o semivuote, tanti coloro che non hanno rinunciato ad una sacrosanta protesta nonostante il ritiro dei loro sindacati di riferimento. Segno che ormai la misura è colma e che non si potranno più chiedere pazienza e sacrifici ai lavoratori della scuola. Né a quegli studenti confusi da riforme a perdere e costretti a studiare in situazioni di continua emergenza. A dimostrazione di ciò, altre piazze stracolme e altri cortei in molti centri della provincia. Anche lì docenti e studenti assieme. Tutti a dire BASTA! Perché il ministro e il governo sappiano che è davvero ora di dire BASTA!

Ragusa

Partecipate manifestazioni si sono svolte a Modica e a Vittoria con tanti studenti e operatori della scuola. Il corteo si é concluso nel centro città dove su un palco, si sono alternati momenti musicali e interventi di studenti e insegnanti.

Enna

Circa duemila i partecipanti al corteo che si è snodato per le vie del centro ennese. Tanti studenti delle scuole medie e superiori xon altretanto docenti e lavoratori e lavoratrici ATA.

Altre Notizie | 25/11/2012

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