La mobilitazione dei lavoratori della formazione professionale a Catania. Il sindaco Bianco intervenga sul presidente Crocetta per dare risposte ai lavoratori e garantire il diritto allo studio agli studenti.

La mobilitazione dei lavoratori della formazione professionale a Catania. Il sindaco Bianco intervenga sul presidente Crocetta per dare risposte ai lavoratori e garantire il diritto allo studio agli studenti.
nov 11

   CGIL SICILIA

UFFICIO STAMPA

 

                                           COMUNICATO STAMPA

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE: PROTESTA DEI LAVORATORI A CATANIA

SCOZZARO (FLC), ANCHE LE ISTITUZIONI LOCALI FACCIANO PRESSIONI SUL GOVERNO REGIONALE AFFINCHE’ DIA RISPOSTE

 

Catania, 11 nov- Circa 500 lavoratori della formazione professionale stanno partecipando al sit- in di protesta organizzato da Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola della Sicilia davanti al Municipio di Catania per chiedere risposte al governo regionale sia sui problemi aperti che in tema di riforma del sistema. In piazza anche alunni dei corsi e genitori che chiedono garanzie sul diritto all’istruzione e il rilascio degli attestati con le qualifiche conseguite a fine corso. “Si è in piazza- dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia- perchè la mancanza di risposte del governo, gli accordi non rispettati, il caos in cui versa il sistema stanno producendo sistematiche lesioni dei diritti dei lavoratori ma anche dei giovani che vedono venir meno le possibilità legate all’obbligo di istruzione. In questa fase- aggiunge- anche le istituzioni locali devono farsi parte attiva per chiedere alla Regione risposte per i lavoratori e sull’offerta formativa”. Una delegazione sindacale sarà a breve ricevuta dal vicesindaco. Quella di Catania è la prima di una serie di iniziative di protesta organizzate per la settimana in corso da Flc , Cisl scuola e Uil scuola per chiedere al governo regionale soluzioni sui punti maggior sofferenza – esuberi, licenziati, sospesi, dipendenti da enti ai quali è stato revocato l’accreditamento o al centro di indagini non concluse, lavoratori in attesa di ammortizzatori sociali- ma anche un serio progetto di riforma del sistema. In settimana si svolgeranno anche assemblee interprovinciali nel corso delle quali saranno decise iniziative di protesta di carattere regionale o nazionale”.

 

Formazione professionale | 11/11/2013

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