Le Organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali della Formazione professionale hanno incontrato l’Assessore all’Istruzione e alla Formazione ed il Presidente della Regione Siciliana.

Le Organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali della Formazione professionale hanno incontrato l’Assessore all’Istruzione e alla Formazione ed il Presidente della Regione Siciliana.
giu 22

La Flc Cgil, insieme con le altre organizzazioni sindacali e con le rappresentanze e degli enti Forma, Cenfop ed Interefop, è stata convocata dall’Assessore all’Istruzione e Formazione Centorrino. Le delegazioni delle organizzazioni e delle associazioni sono state ricevute a Palazzo d’Orleans a Palermo venerdì 18 giugno, per discutere dello stato del sistema regionale della formazione professionale.

L’incontro, rinviato di 24 ore per “motivi istituzionali”, ha avuto luogo dopo che, la sera di giovedì 17 giugno, i lavoratori della formazione professionale di Palermo e le delegazioni provenienti da alcune province avevano inscenato una ulteriore protesta, dando vita ad una fiaccolata e sfilando in corteo da Piazza Marina fino a Piazza del Parlamento, dove la manifestazione si era sciolta di fronte a Palazzo dei Normanni.

All’incontro del 18, presieduto dall’Assessore, alla presenza del Presidente Lombardo, hanno partecipato anche la dirigente generale del Dipartimento regionale Istruzione e Formazione Monterosso, il Capo di gabinetto Emanuele ed il Presidente del Comitato per l’occupazione, il lavoro e le politiche sociali – la così detta task force per il lavoro – della Presidenza della Regione, Cianciolo.

L’Assessore Centorrino ha introdotto l’incontro preannunziando i contenuti delle linee guida della riforma che intende attuare, e che, a breve, saranno disponibili per il confronto con le Parti sociali, dopo che il Presidente della Regione, al quale sono state contestualmente consegnate, ne avrà preso atto. Ha dichiarato che partirà dal protocollo sulle linee guida sottoscritto il 29 settembre 2009 tra Governo Regionale e organizzazioni sindacali e che terrà conto delle innovazioni in materia introdotte dal Ministro del Lavoro Sacconi (cfr. Linee guida per la formazione professionale 2010 sottoscritte tra Governo e PP. SS. il 17 febbraio 2010), in ordine al principio di occupabilità ed alla certificazione delle qualifiche.

Le linee guida dell’Assessore prevedranno strumenti che consentano la fuoriuscita di personale in esubero attuativi dell’art. 132 della Legge regionale 4/2003 e altri strumenti che si avvarranno di norme nazionali.

Il personale in esubero potrebbe essere utilizzato per la realizzazione di progetti nell’ambito della pubblica istruzione, e vice versa, i precari del sistema dell’istruzione potrebbero essere utilizzati negli interventi formativi dell’Obbligo di istruzione e Formazione.

I costi dovranno essere contenuti, attraverso l’applicazione di un funzionigramma per il personale, l’istituzione dell’albo degli operatori che censisca la platea estendendo le tutele agli assunti fino al 31 dicembre 2008, e prevedendo forme consortili degli enti con un volume di attività inferiore alle 10.0000 ore e vincoli sui costi massimi per gli affitti e la gestione.

Essenziale, per l’Assessore Centorrino, è rovesciare il paradigma che fino ad oggi ha visto la Regione finanziare la formazione proposta dai soggetti gestori.

La Regione, invece, dovrà proporre ai soggetti gestori con più di tre anni di esperienza nella Legge regionale 24/76, che dimostreranno di possedere i requisiti ed il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), in convenzione, “pacchetti formativi” concertati tra assessorato e PP. SS., per figure professionali identificate tenendo conto di fabbisogni formativi indirizzati allo sviluppo economico, alla inclusione sociale ed anticipando i trend professionali.

Contemporaneamente ai piani formativi, andranno messi in atto piani di utilizzo del personale, le cui esigenze di tutela non siano però un vincolo per la scelta delle attività formative.

Le attività formative dovranno riallinearsi temporalmente con le attività scolastiche nell’arco di alcuni anni, prevedendo un periodo di avvicinamento graduale.

L’Assessore ha concluso la sua introduzione con l’annunzio che non dovranno più esserci piani formativi come l’ultimo approvato, quello del 2010, che è stato programmato ed esitato prima che lui ricevesse l’incarico di governo, e che, per questo, deve essere ormai espletato.

Rispetto all’utilizzo del FSE ha ribadito che vadano utilizzate tutte le risorse disponibili, e che il piano finanziario, per il futuro, dovrà corrispondere sempre alle norme europee.

Ha dato notizie sintetiche dell’avviso interdipartimentale 1 che è stato gravato di rilievo dalla Corte dei Conti, e delle graduatorie degli avvisi 6, 7 ed 8, la prima alla corte per la registrazione e le altre due che stanno per essere esitate, ma che, avendo ricevuto un gran numero di osservazioni, necessitano di ancora qualche tempo. Ha affermato che dalla prossima programmazione si dovranno evitare sovrapposizioni di interventi formativi.

Rispetto alle emergenze attuali, la Dirigente Monterosso ha riferito di avere erogato tutte le integrazioni riconoscibili per il 2007 e per il 2008, attraverso un attento lavoro di ricognizione e di riutilizzo di somme recuperate dalla chiusura dei rendiconti e rese disponibili applicando la Legge regionale 21/2007. A questo proposito ha sottolineato come una più stretta collaborazione con l’assessorato al Bilancio consentirebbe un più facile e celere utilizzo delle somme, e per questo ha auspicato che il Presidente si faccia carico in Giunta di dare indicazioni in tal senso, così come ha chiesto che vengano coordinate le rendicontazioni che sono prerogativa degli Uffici periferici del Dipartimento Lavoro.

Fino ad ora, infatti, le azioni non coordinate degli uffici non hanno consentito di liberare le ingenti risorse che potrebbero invece essere rese disponibili. I rendicontatori dovrebbero inoltre individuare una  più uniforme modalità per identificare ciò che è rendicontabile e ciò che non lo è, per evitare possibili discrezionalità.. Ha ribadito che, a seguito del protocollo sottoscritto con la Guardia di finanza, ogni verifica che sarà effettuata negli enti e che metterà in luce infrazioni delle norme, verrà sanzionata amministrativamente, e, se del caso, penalmente. Dalle risultanze dei rendiconti finora chiusi, le previsioni non appaiono sbagliate, e ritiene che agli Uffici periferici del dipartimento Lavoro debbano essere chieste date certe di conclusione delle rendicontazioni, per consentire di stimare quali economie si accerteranno. Si ripromette un attento controllo delle note di revisione, dalle quali si potrebbero evincere comportamenti elusivi.

Ha comunicato che intende avviare alla presenza del sindacato per la massima trasparenza una ricognizione su almeno i principali enti che dichiarano di avere necessità di integrazioni per il 2009, per verificare che tali necessità siano reali e non siano frutto di inapplicazione delle norme emanate, visto che gli stessi enti hanno già consuntivato o rendicontato il 2008, e rendicontato il 2007, e le integrazioni che sono state erogate per questi ultimi due anni hanno consentito di retribuire il personale utilizzato.

Se vi sono state invece assunzioni non autorizzate, o autorizzate da centri di controllo diversi dal dipartimento, e quindi non rispettando le norme emanate con gli avvisi relativi al piano 2009 ed a quello 2010, la dirigente ha chiesto che chi se ne fosse reso responsabile nella amministrazione venga sanzionato con le sanzioni più dure, fino al licenziamento, mentre per gli enti in questione saranno presi provvedimenti fino alla revoca dell’accreditamento.

Oltre alle assunzioni ha esposto i problemi derivanti dai passaggi di livello che vengono attuati dagli enti senza controllo e senza che vi sia una verifica della compatibilità finanziaria degli stessi ha dichiarato di averne fermi negli uffici oltre 400.

Ha inoltre precisato al Presidente che nel finanziamento del Piano per il 2010 la somma di 242 milioni di euro, derivante dalla attestazione di spesa ricevuta dal Ragioniere generale della Regione, Emanuele, deve essere ripristinata, così come ha raccomandato al Governo di ripristinare i 19 milioni di euro del bilancio regionale necessari per l’avvio delle prime annualità dell’Obbligo d’Istruzione e Formazione, che è stato portato a regime con un grande sforzo dopo che nell’anno 2007 aveva rischiato di scomparire per la riduzione finanziamenti statali. Oggi, ha dichiarato, la Regione siciliana è la seconda regione italiana per numero di allievi frequentanti interventi formativi in OIF, e il riparto delle risorse dello stato avviene in proporzione al numero dei frequentanti. Fare mancare il finanziamento ai primi anni mette a rischio la continuazione dell’esperienza perché il disimpegno delle risorse statali sarebbe inevitabile.

Per ciò che riguarda l’accreditamento, ha ribadito la necessità di rivederne le norme andando verso un modello di accreditamento di tipo qualitativo. Per questo continueranno gli audit degli enti, per verificare se nel tempo siano mutate le condizioni di corrispondenza ai criteri per le quali gli enti sono stati a suo tempo accreditati.

Rispetto all’Avviso 1 interdipartimentale - il cui decreto attuativo ha, come ha comunicato prima l’assessore, qualche difficoltà ad essere registrato dalla Corte dei Conti, e per il quale non sono prevedibili tempi brevi - ha proposto al Presidente ed all’assessore, di valutare insieme all’altra amministrazione emanante, se non sia il caso di ritirarlo e di recuperare la somma dei 75 milioni di euro ad esso destinata per effettuare un altro tipo di investimento sulla qualificazione del sistema regionale di formazione professionale. Ha confermato quanto dichiarato dall’Assessore sui progressi degli avvisi 6, 7 ed 8, ed ha aggiunto che anche la linea 2 dell’avviso 12 sarà esitata definitivamente a breve, probabilmente nell’arco di una settimana.

Il Capo di gabinetto Emanuele ha aggiunto che se la Corte non esita il decreto dell’avviso 1 interdipartimentale, gli enti che avrebbero potuto scaricare i costi derivanti da personale in esubero utilmente utilizzabile secondo il protocollo d’intesa del 17 giugno 2009 – parte integrante dell’avviso, rischiano il collasso.

In ordine alle Linee guida ha ribadito che quest’anno le attività del piano 2011 potrebbero avere inizio a novembre, quelle dell’anno successivo ad ottobre 2011 ed a regime a settembre dal 2012, favorendo l’intreccio con le attività della Pubblica Istruzione.

Nel corso degli interventi, le organizzazioni sindacali e datoriali,  hanno, con posizioni diverse, rappresentato il rischio che si avverte per la tenuta del sistema, e l’allarme per la mancata approvazione in aula della norma di proroga dei progetti degli sportelli multifunzionali.

In particolare, Giusto Scozzaro per la Flc Cgil, ha ripreso quanto affermato a Catania nel corso del precedente incontro, ribadendo il richiamo che lo stesso Presidente ha fatto alla responsabilità ed al rigore nel trattare dei problemi del sistema di formazione professionale, e prendendo atto della volontà di affrontare i problemi in modo responsabile e rigoroso. Ha chiesto che si metta in trasparenza ogni aspetto delle criticità attuali, senza per questo enfatizzarle strumentalmente. Ha sostenuto come sia necessario capire quale sia la reale condizione della gestione degli enti, quali le risorse impegnate e quali quelle necessarie, ritenendo paradossale che non sia stato previsto sinora un sistema di sanzioni per gli enti che non rispettano le norme, sia quelle contrattuali che quelle amministrative e legislative.

Sul problema delle assunzioni, ha affermato che lo strumento che renderebbe realmente sensibili i soggetti gestori sarebbe quello del parametro unico, e del non riconoscimento della spesa eccedente il parametro. Solo così i soggetti gestori, costretti a pagare in solido le obbligazioni contratte con i dipendenti, anche con i patrimoni personali dei legali rappresentanti, assumerebbero comportamenti virtuosi sia in ordine alle assunzioni, sia in ordine alle politiche del personale che della gestione.

Ha ribadito che solo partendo da una analisi corretta dei problemi se ne può ipotizzare la soluzione.

Sulla illustrazione delle linee guida dell’Assessore Centorrino, si è riservato di esprimere un giudizio compiuto quando un documento apprezzabile sarà presentato al sindacato.

In conclusione dell’incontro, il cui esito appare ancora interlocutorio, il Presidente ha affermato che vanno irrogate sanzioni per i funzionari e per gli enti che non rispettano le regole, ma che, altrettanto, vanno identificati i modi per premiare per premiare i comportamenti virtuosi.

Ha assunto l’impegno a continuare il confronto con la Corte dei Conti per la registrazione dei decreti, e per tentare il ripristino delle somme mancanti sul piano dell’offerta formativa e sugli intereventi dell’obbligo di istruzione attraverso le prossime variazioni di bilancio, ed a ripresentare come disegno di legge l’emendamento ieri respinto dall’Assemblea Regionale per la proroga fino a settembre dei progetti degli sportelli multifunzionali.

Con questi impegni si è conclusa la riunione.

Il giudizio della Flc non è positivo, pur comprendendo che il governo si muove tra le sabbie mobili di una situazione politica dagli equilibri incerti e le strettoie di un bilancio insufficiente.

D’altra parte, alcune durissime affermazioni del Presidente Lombardo, come quella della necessità di licenziare i funzionari che non mettano in atto quanto previsto dai decreti in ordine alle assunzioni, appaiono paradossali e demagogiche, e rischiano di volere scaricare su altri lavoratori vizi antichi e disfunzioni del sistema causate dal suo mancato governo e dalla mancanza di trasparenza.

Infatti, in regime privatistico, non si possono vietare assunzioni, che per altro gli stessi atti amministrativi che le vietano a tempo determinato consentono a progetto, facendo ugualmente levitare i costi dei piani formativi. Si possono solo non ammettere i costi a rendicontazione, responsabilizzando i soggetti gestori, ma non è mai avvenuto nel passato, se non in sporadici casi, che hanno visto i lavoratori pagare per tutti.

Giudicheremo sul campo le affermazioni del Presidente, e giudicheremo la volontà riformatrice del Governo quando ci sarà consegnato un documento scritto su cui esprimere un giudizio e, eventualmente, proposte. Per il momento riteniamo che vada continuata l’opera di sensibilizzazione delle deputazioni dell’ARS, sulla grave situazione del sistema della formazione professionale, e che vadano sensibilizzati anche i Prefetti nelle province.

Formazione professionale | 22/06/2010

prossimieventi

socialnetwork

areariservata

login
password persa?