Mentre la nave della formazione professionale continua a navigare senza bussola, la Flc Cgil scrive al Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare un intervento risolutivo della vertenza dei 408 lavoratori Cerf

Mentre la nave della formazione professionale continua a navigare senza bussola, la Flc Cgil scrive al Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare un intervento risolutivo della vertenza dei 408 lavoratori Cerf
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La Flc Cgil scrive al Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare un intervento risolutivo della vertenza che riguarda i 408 lavoratori del Cerf, mentre la nave della formazione professionale continua a navigare senza bussola.

Ad oltre due mesi dalla riunione del 23 maggio scorso, al Ministero dello Sviluppo economico, ancora nessuna certezza per i 408 lavoratori del Cefop in liquidazione che avrebbero potuto già essere rimessi al lavoro e invece vedono inesorabilmente avvicinarsi la scadenza delle indennità dell’ASpI, mentre la Regione Siciliana tace inspiegabilmente.

Con una lettera al Viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti il Segretario Generale della Flc Cgil Sicilia chiede un intervento risolutivo della vertenza.

Il Segretario denuncia come sia poco chiara e contraddittoria la condotta della regione e come il tempo trascorra senza che venga assunta una posizione determinata.

Intanto i lavoratori si affannano a cercare di lavorare per il progetto Prometeo del Ciapi di Priolo, scalzando altri lavoratori collocati nella stessa graduatoria, e si accontentano di ritagli di lavoro precario quando avrebbero potuto essere utilizzati già da mesi a tempo indeterminato.

Dal canto suo, per il Progetto Prometeo, il Ciapi di Priolo continua l’assegnazione dei posti disponibili, giocando una sempre più azzardata partita che appare senza regole, e che ai lavoratori chiamati a scegliere le sedi disponibili non da nemmeno la certezza dell’avvio del lavoro, rinviandoli, forse, alla prima decade di settembre.

E tra “Garanzia Giovani” il cui impegno occupazionale per una quota consistente di lavoratori del comparto è stato derubricato da “almeno un anno” a “da un mese a sei mesi” nel bando appena pubblicato, che non vedrà l’avvio delle attività prima di settembre, mentre lavoratori e giovani attendono, e il ritardo ormai insostenibile dell’avvio di Prometeo, oltre alla chiusura deficitaria del primo progetto, Spartacus, che se ha avuto esito positivo, e lo ha avuto, per numero di contatti e di servizi erogati, è stato per la volontà di quei lavoratori che vi erano impegnati e che hanno garantito che venissero erogate politiche attive del lavoro a giovani, lavoratori, cassintegrati, operando con le unghie e con i denti, comprando a proprie spese finanche la carta ed il materiale di pulizie, e senza quasi supporto tecnico, organizzativo e gestionale da parte di chi lo gestiva ed oggi si vanta di avere risparmiato e restituito soldi alla regione, il Ciapi di Priolo che non brilla, certo, per capacità tecniche ed organizzative.

La Regione, che da una parte, di fatto non rispondendo, nega al Cerf la possibilità di operare, e di occupare i 408 lavoratori, dall’altra negozia con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali interventi e accordi per intervenire sulla crisi del sistema regionale della formazione professionale, ipotizzando da mesi l’accompagnamento all’esodo incentivato di un numero mai precisato di lavoratori, in un negoziato che avrebbe dovuto concludersi già da tempo e che ha creato non poche aspettative.

L’avvio del Piano formativo 2014 – 2015 continua ad essere differito, la riunione prevista per il 31 luglio viene rinviata ai primi di agosto mentre non è chiaro ancora come si risolverà la questione degli ammortizzatori sociali per il settore, e nemmeno ci sono rassicurazioni che il sistema individuato della “mobilità orizzontale” possa funzionare senza un coinvolgimento attivo delle parti datoriali e della amministrazione.

Nessuno degli impegni assunti dal governo e dell’amministrazione da un anno a questa parte è stato mantenuto in tempo, o almeno in tempi consoni ai bisogni delle persone. Continuano gli incatenamenti, le manifestazioni sporadiche e le proteste individuali di gruppi di lavoratori senza stipendi da mesi, continua l’incertezza nella filiera delle politiche attive, per il quale il Ciapi di Priolo si è rifiutato di accogliere nel bando di reclutamento le modifiche proposte in Commissione dalle organizzazioni sindacali, continuano le comunicazioni degli enti gestori che aprono procedure di licenziamento collettivo.

I lavoratori del comparto, sempre più stanchi e provati dalle difficoltà economiche, dalla incapacità della amministrazione di dare risposte ai più gravi problemi e dalla incertezza che ormai assurge a sistema, sono allo stremo, mentre il Governo del Presidente Crocetta,votata la finanziaria, si accinge ad andare in vacanza.

Formazione professionale | 01/08/2014

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