Nasce il Forum della docenza universitaria FLC CGIL dell’Ateneo di Catania.

Nasce il Forum della docenza universitaria FLC CGIL dell’Ateneo di Catania.
giu 18

Giovedì 7 Giugno 2012, presso la sede della CGIL di Catania, si è riunito per la prima volta il costituendo Forum della docenza universitaria FLC CGIL dell’ateneo di Catania.

All’assemblea hanno partecipato docenti e ricercatori dell’ateneo e, oltre al segretario provinciale FLC CGIL Antonella Distefano, erano presenti Alessandro Arienzo, coordinatore del Forum nazionale, Andrea Miccichè, Giovanni Pennisi e Chiara Rizzica, delegati per la FLC Sicilia al Forum nazionale.

Come anticipato nella lettera inviata ai docenti e ricercatori dell’ateneo dalla FLC CGIL :

- Il Forum della docenza universitaria è una delle forme organizzative statutarie in cui si articolano i diversi settori della FLC CGIL;

- Il Forum si costituisce per favorire la più ampia partecipazione alla definizione delle elaborazioni e proposte della FLC CGIL in materia di politiche professionali, di riforma, di studio e ricerca delle professionalità specifiche.

Inoltre come già avviene nel Forum nazionale e su proposta delle segreterie nazionale e regionale FLC CGIL, il Forum di Catania sarà costituito da tutti i professori e ricercatori di ruolo dell’ateneo iscritti alla FLC CGIL, da tutti i docenti e ricercatori precari dell’ateneo iscritti alla FLC CGIL, da tutti i collaboratori esperti linguistici dell’ateneo iscritti alla FLC CGIL e sarà aperto anche ai non iscritti alla FLC CGIL, né ad altre OO.SS., al fine di privilegiare e ampliare la dimensione del dibattito interno all’ateneo.

Durante l’assemblea sono emerse alcune priorità relative essenzialmente alla dimensione d’ateneo, ma comunque collegate allo scenario nazionale. Tra queste le necessità di:

1. spingere ulteriormente sulle rappresentanze politiche nazionali per una profonda revisione della legge 240/10 e dei più recenti provvedimenti del MIUR guidato dal Ministro Francesco Profumo;

2. riavviare il dibattito sugli statuti d’ateneo e proporre l’apertura di una fase di radicale modifica di quanti, tra cui quello dell’Università degli Studi di Catania, risultino fortemente orientati all’accentramento autoritario delle funzioni amministrative ed eccessivamente carenti sul piano delle garanzie delle tutele degli studenti e dei lavoratori e della loro rappresentanza e partecipazione democratica al governo degli atenei;

3. porre con urgenza il problema del ricambio generazionale e della precarizzazione sempre più diffusa della ricerca di concerto con una reale difesa del diritto allo studio attraverso politiche concretamente orientate all’ampliamento delle pari opportunità nello studio e nella ricerca. In questa prospettiva vanno elaborate proposte concrete sul ridimensionamento delle tasse universitarie, sul ripristino dei corsi di dottorato di ricerca, sul finanziamento di nuovi assegni di ricerca e sul reclutamento di nuovi ricercatori a tempo determinato con tenure track (RTDb);

4. sollevare la questione, ormai macroscopica ed ineludibile, dei cosiddetti PAC, ovvero del processo di accentramento amministrativo che tanti problemi crea e creerà all’Università di Catania, come in altri atenei, e della compressione dell’autonomia dei dipartimenti, ormai sempre più limitati nella capacità di determinare autonomamente le proprie scelte in merito ad attività di ricerca e offerta formativa;

5. costruire un percorso virtuoso di elaborazione e proposta sui programmi per il prossimo rinnovo degli organi di governo dell’ateneo. Un percorso radicalmente innovatore che, superando la dimensione degli accordi individuali, si fondi sulla dimensione collettiva e plurale, propria di tutti gli organi della CGIL, guardando prima ai valori del pluralismo e della libertà di ricerca e d’insegnamento, ai diritti dei lavoratori e al diritto allo studio, al ruolo strategico dell’università pubblica statale nella città e nello scenario nazionale.

2.Con questi obbiettivi si è poi delineato il profilo del Forum dell’ateneo di Catania definendone:

- ruolo consultivo e capacità di esprimere valutazioni e indirizzi sulle politiche dell’università di FLC CGIL in relazione all’attuale dibattito sullo stato giuridico della docenza universitaria;

- la capacità di tutela di docenti, ricercatori e CEL rispetto alla crescente conflittualità all’interno dell’ateneo;

Come primo atto del costituendo Forum dell’ateneo di Catania l’assemblea ha espresso una posizione di forte dissenso rispetto al recente provvedimento del CDA dell’ateneo in cui si dispone di restringere la disponibilità degli spazi dell’Università pubblica statale attraverso un regolamento e un tariffario che impongono a studenti, docenti e personale TA di corrispondere un pagamento in denaro per la realizzazione di iniziative pubbliche e di inoltrare la relativa richiesta con un preavviso di due mesi.

Sulla stessa questione l’assemblea sollecita una presa di posizione immediata della segreteria nazionale della FLC CGIL, riconoscendo nel “caso Catania”, unico su tutto il territorio nazionale, un gravissimo precedente nell’ambito della compressione dei diritti e delle libertà di tutti i componenti della comunità universitaria.

A seguito di questa richiesta e a sostegno dell’appello del Movimento Studentesco Catanese, già sottoscritto dal segretario generale Domenico Pantaleo e dal segretario generale regionale Giusto Scozzaro, la FLC CGIL ha già diffuso un comunicato in cui chiede che il Rettore e il consiglio di amministrazione ritirino immediatamente il regolamento e, al pari degli studenti, che il Ministro intervenga con forza e riferisca in Parlamento.

http://www.flcgil.it/regioni/sicilia/catania/la-­‐finanza-­‐creativa-­‐dell-­‐ateneo-­‐catanese.flc

 

Altre Notizie | 18/06/2012

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