Riprende la vertenza della formazione professionale. Maggiori controlli per individuare responsabilità e contrastare il clientelismo.

Riprende la vertenza della formazione professionale. Maggiori controlli per individuare responsabilità e contrastare il clientelismo.
nov 24

Il termine ultimo per la presentazione delle proposte formative a valere sull'Avviso Pubblico 12 del 4 Novembre 2009 è stato prorogato alle ore 12:00 del giorno 30 Novembre 2009.
Per questa proroga, di cui da alcuni era stata segnalata la necessità, soprattutto da parte datoriale, la Flc Cgil, pur comprendendo come tempi più distesi aiutino a produrre progetti di qualità, esprime preoccupazione, perché potrebbe rallentare ulteriormente i tempi di valutazione ed il successivo avvio delle attività, introducendo rischi per il personale.

Riteniamo che sia necessario un monitoraggio continuo degli atti della amministrazione e dello stato delle procedure, e che, visto che la sensibilità istituzionale e sociale della amministrazione e del governo sembra essersi esaurita, visto che vengono emanati atti senza alcun confronto col sindacato, e vengono operate scelte che coinvolgono il destino di migliaia di lavoratori senza neppure invitare chi li rappresenta al confronto, se non fossimo convocati a brevissima scadenza dall’Assessore Gentile, saremmo costretti a indire dure iniziative di protesta.

Oggi la stampa degna ancora di attenzione il sistema della formazione professionale, dando notizie di ispezioni della Guardia di Finanza e di possibili danni erariali.

La Flc Cgil siciliana, e prima ancora la Cgil scuola, insieme con la Cgil confederale hanno più volte denunciato con tutti i mezzi propri del sindacato l’intreccio deteriore tra la peggiore politica clientelare e i “gestori d’assalto” degli enti di formazione. Lo hanno fatto in sede istituzionale durante le audizioni dalle commissioni
parlamentari sulle linee di riforma del settore, lo hanno fatto nel corso di convegni pubblici, nei comizi agli scioperi, nelle assemblee dei lavoratori, nei documenti programmatici, e ogni volta che si sono confrontate con il governo e le amministrazioni.

Molti enti e i loro dirigenti faccendieri, insieme ai loro sostenitori politici, hanno invece utilizzato la costosa macchina per la costruzione di consenso elettorale rappresentata da questo sistema formativo regionale, che è davvero scollegato con il mondo delle imprese e con il mercato del lavoro come afferma Confindustria.

Molti lavoratori che operano negli enti di formazione professionale, colpevoli solo di essere nati in questa Sicilia, terra dove la fame di lavoro è endemica e le opportunità passano spesso solo attraverso i sistemi clientelari, si sono trovati a cercare di lavorare onestamente, mentre venivano costantemente mortificate le loro professionalità, e venivano duramente messi alla prova, insieme alle loro famiglie, per i continui ritardi nelle retribuzioni e per la crescente incertezza e precarizzazione del loro lavoro di operatori della formazione e dell’orientamento.

Tutto questo mentre la macchina di costruzione del consenso continuava ad allargare il loro numero ed a fare levitare la spesa pubblica oltre ogni ragionevole misura.

Ben vengano oggi controlli accurati e indagini generalizzate su questo sistema mangiasoldi che non garantisce gli utenti, e non garantisce nemmeno chi vi lavora, ma, per favore, nella Sicilia del 14% di disoccupazione, non colpevolizziamo i lavoratori, e cerchiamo di individuare le vere fonti degli sprechi e del malcostume clientelare e
politico!

 

Formazione professionale | 24/11/2009

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