Rischiano la mobilità centinaia di dipendenti CEFOP in A.S. la FLC siciliana non ci sta e chiede garanzie alla Regione.

Rischiano la mobilità centinaia di dipendenti CEFOP in A.S. la FLC siciliana non ci sta e chiede garanzie alla Regione.
set 21

CGIL SICILIA

UFFICIO STAMPA

 COMUNICATO STAMPA

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE: RISCHIANO LA MOBILITA’ CENTINAIA DI DIPENDENTI CEFOP. FLC CGIL NON CI STA

Palermo, 21 set- Rischiano la mobilita’ centinaia di dipendenti del Cefop. I commissari straordinari dell’ente di formazione professionale hanno infatti convocato per luendi’ pomeriggio i sindacati proprio su questo argomento. Non ci sta la Flc Cgil Sicilia che ha scritto al dirigente del Dipartimento regionale del Lavoro per chiedere l’attivazione immediata del tavolo per l’intesa istituzionale per la concessione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori interessati, almeno fino alla fine dell’anno. “La richiesta di mobilita’- dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia – e’ un atto eclatante e drammatico che rischia di portare al fallimento un ente che una volta portato in equilibrio economico puo’ essere invece rimesso sul mercato e valorizzato. Noi chiediamo – specifica -che la prima parte del processo, che sta avendo una entezza inconcepibile a causa dell’insensatezza di alcune procedure della Regione che non trova soluzioni adeguate alla straordinarieta’ dell’amministrazione in atto, possa essere accelerata e che dal rilancio dell’ente possa venire una speranza di lavoro per una parte rilevante dei dipendenti. Per questo- sottolinea- sollecitiamo la cassa in deroga e diciamo no alla mobilita’”. Scozzaro rileva che “non possono del resto essere i lavoratori i capri espiatori di anni in cui in tanti, a partire dalle Corte dei Conti e dai dirigenti generali che hanno avuto un ruolo nel settore, non si accorgevano di un debito del Cefop che e’ arrivato a oltre 82 milioni e delle assunzioni per fini clientelari che continuavano fino al collasso dell’ente”. “Quello che va adesso fatto- sottolinea il segretario della Flc- e’ procedere con il programma di risanamento e di essione, approvato sia in sede ministeriale che dalla commissione Ue. Il nostro timore – osserva- e’ che se non si va avanti con un lavoro che significa anche ricostruzione del passivo accumulato e delle responsabilita’ e’ perche’ non si vuole in realta’ fare chiarezza su tutto cio’ e sull’operato dei vertici aziendali del passato e delle scelte della politica e dei vertici della stessa amministrazione regionale che avrebbero dovuto controllare”.

2012 dac

Comunicati Stampa | 21/09/2012

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