Un Accordo tra Rettori e Regione Siciliana per smantellare i Policlinici, indebolire la didattica, la ricerca e precarizzare il futuro del personale tecnico e amministrativo.

Un Accordo tra Rettori e Regione Siciliana per smantellare i Policlinici, indebolire la didattica, la ricerca e precarizzare il futuro del personale tecnico e amministrativo.
dic 16

Nei giorni scorsi si è riunito il Coordinamento Regionale dei Policlinici della FLC Cgil per esaminare la bozza di “accordo quadro per l’attuazione dell’art. 14 n. 6 del protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana e le Universita’ degli studi di siciliana”.

L’accordo in oggetto prevede il trasferimento del costo del personale universitario in servizio nei tre policlinici siciliani alle Aziende Ospedaliere Universitarie nell’arco di cinque/sette anni, a decorrere dal 2012.

Il passaggio giuridico di detto personale è demandato a specifiche intese tra le Università e le Aziende, senza indicare l’istituto giuridico attraverso cui ciò dovrebbe realizzarsi.

In questo senso il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Palermo ha deliberato di autorizzare il Rettore alla firma dell’Accordo in oggetto limitando il mandato all’applicazione dell’art. 70 comma 12 del TUPI.

A parere del Coordinamento Regionale Policlinici della FLC l’accordo presenta le seguenti violazioni di norme di legge e contrattuali:

-         Violazione dell’art. 8, comma 5, Decreto Legislativo 517/1999: “Alle procedure concernenti il trasferimento o l'utilizzazione del personale non docente alle aziende di cui all'art. 2, comma 2, si provvede con uno o piu' decreti interministeriali dei Ministri della sanità, dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, della Funzione Pubblica e del Tesoro, sentite le organizzazioni sindacali, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni”, norma di carattere legislativo, quindi sovra ordinata a qualsiasi accordo tra “privati”.

-         Il Decreto Assessoriale 1868/10 “Linee di indirizzo regionali in materia di dotazioni organiche” pone alle aziende ospedaliere ed ospedaliere universitarie due vincoli nella determinazione delle dotazioni organiche: rapporto personale/posti letto e tetto di spesa che ammonta:

            per l’anno 2010 per il Policlinico di CT – Vittorio Emanuele a 158 Mil. Euro, per il  Policlinico di Messina a 76 Mil. Euro, per il Policlinico di Palermo a 80 Mil. Euro

per l’anno 2011 per il Policlinico di CT – Vittorio Emanuele a 151 Mil. Euro, per il Policlinico di Messina a 74 Mil. Euro, per il Policlinico di Palermo a 78 Mil. Euro.

Un tetto di spesa in calo dal 2010 al 2011 che non consente di caricare, seppure in un tempo di 5/7 anni, il costo del personale universitario che ammonta, per i tre policlinici siciliani, a diversi milioni di euro (per il solo  Policlinico di Messina si tratta di 21 Mil. Euro), sulle tre aziende, sfondando i tetti di spesa prefissati. Questo, poi, non si concilia con il problema degli esuberi esistenti al Policlinico di CT – Vittorio Emanuele - e di Messina, mentre il Policlinico di Palermo tenta di superare il problema con il ricorso allo strumento del minor peso in termini di dotazione organica del personale universitario tecnico-amministrativo che ha incarichi “saltuari” di docenza. Si rischia di mettere il personale universitario, che dovrebbe transitare nelle aziende, in esubero e quindi in prospettiva  in mobilità (con tutte le conseguenze legate alle nuove normative).

-         l’art. 64 del vigente CCNL 16.10.2008 del comparto Università, la mobilità interuniversitaria o intercompartimentale del personale si realizza comunque con l’assenso dell’interessato.

-         L’ipotesi di accordo in oggetto prevede il passaggio economico (Art.1) ed il passaggio giuridico (Art. 2) del personale interessato: la confusione e il rischio per i dipendenti interessati è massimo.

In conclusione la Regione, sottoposta a Piano di rientro che ha comportato tagli in termini di posti letto, riduzione della spesa del personale, chiusura di ospedali, può prendere su di se un costo di diversi milioni di euro, il che rappresenterebbe una vera contraddizione in termini.

Il Coordinamento Regionale Policlinici ha quindi deciso di avviare immediatamente la mobilitazione del personale universitario dei tre policlinici siciliani, in stretto raccordo con la Confederazione a livello regionale e territoriale e con il coinvolgimento di CISL e UIL.

Fondamentale sarà la fase di informazione/denuncia dell’Accordo tra i lavoratori, per arrivare ad un’azione unitaria di protesta a livello regionale.

Si invitano le segreterie provinciali ad incontrare i Rettori per discutere e diffidarli dal perseguire azioni volte al trasferimento del personale al S.S.R..

Parimenti non si dovranno tralasciare iniziative legali volte a difendere le prerogative sindacali in materia di informazione e concertazione.

Università | 16/12/2011

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