Il 5 ottobre la FLC Cgil nelle piazze siciliane “ Per il futuro dei giovani e dei siciliani: la scuola e l’università prima e dopo la Gelmini”. Verso la manifestazione nazionale “Pubblico è futuro” dell’8 ottobre a Roma.

Il 5 ottobre la FLC Cgil nelle piazze siciliane “ Per il futuro dei giovani e dei siciliani: la scuola e l’università prima e dopo la Gelmini”. Verso la manifestazione nazionale “Pubblico è futuro” dell’8 ottobre a Roma.
set 29

La FLC CGIL con l’inizio dell’anno scolastico ha avviato la sua mobilitazione in Sicilia, con incontri e sit-in che in questi giorni si stanno svolgendo nelle città siciliane e davanti le prefetture. Già nei prossimi giorni partirà una campagna di controinformazione con assemblee nelle scuole dove in incontri con gli operatori scolastici, le comunità  locali e la società civile, il sindacato dibatterà sulle proprie denunce e proposte per rilanciare il  progetto di un’altra scuola e di un’altra università pubblica che ritornino ad essere strumento di crescita sociale e democratica per offrire ai giovani siciliani opportunità pari a quella dei coetanei di altre regioni del Paese.

Vogliamo parlare con le lavoratrici e i lavoratori della scuola, con gli studenti, con le famiglie, con le istituzioni regionali e locali, con le associazioni, i movimenti e i partiti  politici e con tutti quelli che insieme a noi vogliano continuare a fare una battaglia perché cambiare questo Governo si può, perché il cambiamento di queste politiche sulla scuola e sull’ università è possibile, perché la ricerca pubblica continui ad essere libera, perché la Conoscenza pubblica è il futuro del Paese.

Lo faremo nelle scuole e nelle università perché diventino luoghi aperti di libero dibattito, negli enti di ricerca e nelle piazze siciliane per informare e rendere consapevole le comunità siciliane di come sia peggiorata la qualità della scuola e dell’università per un futuro incerto e precario dei giovani.       

Nell’ambito di questa campagna di controinformazione nei luoghi di lavoro e mobilitazione regionale, la FLC siciliana  promuove per mercoledì, 5 ottobre 2011, una giornata di dibattito pubblico “Per salvare il futuro dei giovani e dei siciliani: la scuola e l’università prima e dopo la Gelmini”; una giornata d’incontro e di dibattito verso la manifestazione nazionale della CGIL, FLC e FP “ Pubblico è futuro” dell’8 ottobre a Roma.   

In tutte le città capoluogo la FLC organizzerà assemblee cittadine per confrontarsi sugli effetti drammatici e devastanti che i tagli agli organici e ai finanziamenti hanno determinato rendendo  impossibile il regolare funzionamento delle scuole sempre più insicure e un’offerta formativa inadeguata alle richieste delle famiglie e alle aspettative degli studenti. I genitori e gli studenti devono capire che non esistono più, per i loro figli, diritti acquisiti. Occorre difenderli. Di più: riconquistarseli, questi diritti, perché tanti sono stati già tolti. Insomma, oltre all'impegno che i genitori richiedono ai propri figli nello studio, ora la scuola chiede più impegno anche a loro.

Con lo smantellamento operato dal governo, la scuola siciliana ha ridotto gradualmente l’offerta formativa con meno tempo scuola, la scuola dell’infanzia con liste d’attesa, le occasioni di studio per gli adulti, le ore di sostegno per gli alunni disabili, il personale tecnico per i laboratori, il personale per le pulizie e per la vigilanza, con tante classi-pollaio; una condizione che favorisce la dispersione scolastica che è ritornata a crescere e con finanziamenti alle scuole che negli ultimi tre anni si sono ridotti di oltre il 30%. 

Sono circa 15.000 i precari che in tre anni hanno perso il lavoro e anche quest’anno migliaia di loro non si vedranno confermare l’incarico o una breve supplenza, con gravi ripercussioni sulle loro condizioni di vita, sul funzionamento dei servizi minimi essenziali e sull’offerta formativa ormai minima. Gravi saranno le conseguenze sugli apprendimenti ed a farne le spese saranno ancora una volta gli studenti e le famiglie siciliane.

Occorre cambiare le politiche sulla Conoscenza messe in atto da questo Governo. Occorre un cambiamento nel Governo del Paese. Occorre un rinnovato e generale impegno di tutti i siciliani perché il cambiamento non sia più una speranza, ma una realtà.    

Occorre un protagonismo del Governo della Regione, degli Enti Locali siciliani e dei partiti che sino ad ora è mancato nascondendosi dietro l’alibi delle competenze istituzionali lasciando andare alla deriva il sistema scolastico e universitario voluto dal Governo Berlusconi contro i meridionali e il sud del Paese.

Occorrono scelte politiche regionali che guardino al futuro dei siciliani adottando misure per l’istruzione e l’alta formazione quale presupposto per la crescita che tutti invocano. Ma non c’è futuro senza sapere e istruzione, non c’è crescita senza investimenti in scuola, università, ricerca e formazione professionale. Non c’è crescita del Paese senza crescita nelle aree meridionali.

Vi è un’emergenza meridionale che riguarda la progressiva desertificazione del tessuto industriale e manifatturiera, la disoccupazione giovanile dilagante a livelli dei paesi sottosviluppati, l’invecchiamento demografico inarrestabile, la bassa qualità dell’istruzione e della formazione che accentuano le disuguaglianze crescenti nel Paese. A questa emergenza occorre dare una risposta con politiche e investimenti adeguati.

La FLC Cgil continua la sua mobilitazione in Sicilia per difendere la scuola pubblica della Costituzione Italiana, per garantire l’uguaglianza e pari opportunità agli studenti siciliani, per ripristinare gli organici nelle scuole per un’offerta formativa di qualità, per garantire il diritto allo studio e la formazione critica delle coscienze per la libertà e la democrazia.

Comunicati Stampa | 29/09/2011

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