Ex sportellisti: riprende il confronto. Le proposte della Flc Cgil

Ex sportellisti: riprende il confronto. Le proposte della Flc Cgil
feb 01

È ripreso con un incontro ufficiale il confronto tra le organizzazioni sindacali e la Regione Siciliana sulla vertenza che riguarda i cosiddetti ex sportellisti e sulla necessità di riavviare al più presto un programma di politiche attive del lavoro. Ieri ci siamo incontrati con l’assessore alla famiglia e al lavoro, Mariella Ippolito, a cui abbiamo avanzato le nostre proposte.

 

In primo luogo abbiamo chiesto un progetto che tendesse alla piena occupazione degli operatori per erogare, in sinergia con i centri per l’impiego, i servizi di orientamento, formazione e tutoraggio. 

In secondo luogo abbiamo chiesto, compatibilmente con le attività istruttorie, di accelerare i tempi per l’avvio dei progetti, allo scopo di garantire l'occupazione degli ex-sportellisti e, soprattutto, di dare risposte concrete al bisogno di orientamento occupazionale dei disoccupati siciliani.

Nello specifico, abbiamo chiesto che venga affrontato, insieme al Ciapi, il tema delle tipologie contrattuali utilizzate per il reclutamento, argomento che per la Flc è estremamente importante per garantire i diritti dei lavoratori, da conciliare con la massima occupazione possibile. 

 

È indispensabile un processo di riqualificazione e certificazione delle competenze, aderente ad un sistema siciliano organico e ad un più moderno ed articolato tessuto produttivo. È altrettanto importante, a nostro avviso, la predisposizione di strumenti di fuoriuscita. A tal proposito è utile ricordare che avevamo avviato un’interlocuzione con l’Anpal, che aveva centrato alcune necessità relative allo screening della platea degli operatori dell’elenco unico, in relazione alle loro anzianità contributiva, ai titoli e alle competenze, per individuare al più presto coloro che potevano essere interessati da misure di anticipo pensionistico e di accompagnamento, nella fascia compresa tra i sessantenni ed i sessantottenni e, al contrario, quelli che pur in possesso di titoli formali, non formali ed informali avrebbero potuto avere bisogno di azioni tese a aggiornarne e attestare le competenze, per favorirne l’impiego nei progetti o il reimpiego all’esterno del bacino.

 

Essenziale per la FLC CGIL è che il governo riattivi il dialogo istituzionale con gli altri rami dell’amministrazione a tutto campo, a partire da quello con l’assessore all’istruzione e formazione e con il dipartimento dell’istruzione e della formazione professionale, in capo al quale è anche l’autorità di gestione del Por Fse, anche per le misure destinate all’occupazione ed all’inclusione sociale e, naturalmente, quello tra il dipartimento lavoro e il dipartimento solidarietà sociale.

 

Adesso attendiamo una nuova convocazione in tempi rapidi da parte dell’assessore.

Formazione professionale | 01/02/2018

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