Formazione Professionale - Comunicato Stampa della segreteria regionale CGIL ed FLC

Formazione Professionale - Comunicato Stampa della segreteria regionale CGIL ed FLC
mar 30

No all'aumento degli  stanziamenti per la formazione professionale, no a nuovi enti. Puntare invece sull'innalzamento della qualita' del sistema  e utilizzare eventuali economie per finanziare ammortizzatori sociali per i precari del settore rimasti senza lavoro. Alla vigilia dello sciopero e della manifestazione regionale dei lavoratori della formazione professionale, organizzati assieme a Cisl e Uil, la Cgil e la Flc siciliane sottolineano in un documento il loro punto di vista su un settore che l'anno scorso e' costato alle casse della regione 260 milioni di euro per 1.967.693 ore di formazione  (ai quali vanno aggiunti 30 milioni di risorse statali e quelle del Fse) e che nelle ultime settimane e' stato al centro di polemiche dentro il governo, il cui esito e' stato il blocco da parte del presidente della regione della pubblicazione del piano formativo del 2009 varato dall'assessore al lavoro. Domani l'appuntamento e' alle 10.30 a piazza Marina da dove partira' il corteo diretto verso piazza Indipendenza.

Tripi e Scozzaro, segretari generali della Cgil e della FLC siciliane, sostengono la "necessita' che non siano i lavoratori e gli utenti a pagare le spese dell'impasse" e per questo chiedono "l'apertura immediata di un confronto" e "l'avvio con procedura d'urgenza del nuovo piano, per evitare alla vigilia dell'estate la dispersione di studenti".

Detto questo, Tripi e Scozzaro sottolineano che "la formazione professionale in Sicilia ha il costo orario piu' alto d'Italia,  ma il continuo aumento della spesa non e' servito  a fare crescere diffusamente a qualita' del sistema. Ecco perche'- sottolineano- soprattutto in tempo di crisi sarebbe non giustificabile e non accettabile sotto i profili economico, politico ed etico un ulteriore aumento dei costi ( sarebbe stato di 297 milioni il costo del piano 2009 per 2.296.000 ore)". Per Cgil e Flc, dunque, "un riordino della formazione professionale, ormai al collasso e ostaggio dei politici che la usano per il consenso elettorale, e' oggi urgente perche' la FP sia in grado di dare opportunita' vere agli studenti e strumenti alle imprese, seguendo le logiche dei bisogni formativi". Tripi e Scozzaro sollecitan "trasparenza sul lavoro del nucleo di valutazione". Mentre agli enti di formazione chiedono "una responsabilizzazione per una gestione all'insegna del rigore nel rapporto costi/risultati, della qualita' delle prestazioni e della capacita' di applicare i contratti di lavoro. Per tutto cio'- concludono- sono necessarie competenze e professionalita' adeguate, managment e capacita' di direzione, bilanci e patrimoni in grado di fare fronte ai ritardi amministrativi".

 

Formazione professionale | 30/03/2009

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