Scuola: sindacati incontrano il ministro, le quattro priorità in Sicilia

Scuola: sindacati incontrano il ministro, le quattro priorità in Sicilia
set 28

Palermo, 28 settembre 2018 – “La messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici, il loro adeguamento e la costruzione di nuove scuole; il raggiungimento della media nazionale sul tempo pieno o almeno nel breve termine il 15/20% della copertura delle classi della scuola primaria, attualmente ferma al 7%; la trasformazione dei posti sul sostegno dell’organico in deroga in posti di diritto; la stabilizzazione del personale Ata che, complessivamente sotto organico, da anni vive nella precarietà”. Sono queste le quattro priorità (leggi il documento) sottoposte dai segretari regionali della Flc Cgil, Graziamaria Pistorino, Cisl Scuola, Francesca Bellia, e Uil Scuola, Claudio Parasporo, al ministro dell’istruzione Marco Bussetti nel corso di un incontro presso la scuola Giovanni Falcone di Palermo.

“Le richieste – aggiungono – muovono dalla necessità di uscire dallo stato drammatico in cui versa da troppo tempo la scuola nell’Isola rispetto al resto del Paese. Dall’edilizia scolastica all’abbandono e al tempo pieno, dagli organici dei docenti di sostegno a quelli degli ausiliari, dei tecnici e degli amministrativi. In ognuno di questi settori la Sicilia è maglia nera”.

“La maggior parte delle strutture – continuano – risulta inadeguata, fatiscente e sprovvista di standard di sicurezza. Il tempo pieno è fermo ad un misero 7% a fronte di una media nazionale del 35.7%. Mentre oltre 7.000 insegnanti di sostegno e 8.000 tra ausiliari, tecnici e amministrativi vivono da anni nella precarietà, nonostante i posti ci siano e lo Stato potrebbe stabilizzarli a costo zero”.

“Ecco perché consideriamo l’accordo firmato oggi tra il Ministero e la Regione Siciliana – concludono – un piccolissimo passo in avanti rispetto al lungo percorso che ancora bisogna fare. Pertanto chiediamo al ministro e al governo nazionale di predisporre un Piano per la scuola in Sicilia e al Sud e di prendere impegni concreti, con capitoli di spesa dedicati nella prossima legge di bilancio”.

Scuola | 28/09/2018

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