Istruzione e Formazione Professionale: la Flc Cgil denuncia con preoccupazione l'assenza di informazione e confronto sulle scelte della Regione

Istruzione e Formazione Professionale: la Flc Cgil denuncia con preoccupazione l'assenza di informazione e confronto sulle scelte della Regione
gen 25

La Flc Cgil denuncia con preoccupazione l'assenza di informazione e confronto sulle scelte della Regione sull'Istruzione e Formazione Professionale. Il Segretario generale ha scritto all'assessore regionale all'Istruzione e formazione professionale e al dirigente vicario dell'Ufficio scolastico regionale del Miur per chiedere il confronto sulle scelte che la Regione Siciliana intende adottare sul'Istruzione e Formazione Professionale.

E' infatti necessario che si attivi un tavolo di concertazione (Regione, Ufficio Scolastico Regionale, Organizzazioni Sindacali) sulla programmazione triennale dell’offerta formativa di istruzione e formazione professionale regionale per il 2011/14, dal momento che la Conferenza Unificata il 16 dicembre 2010 ha approvato l’Intesa sulle linee guida per la realizzazione di organici raccordi tra i percorsi degli Istituti Professionali e quelli dell’Istruzione e Formazione Professionale regionale.

Con l’anno scolastico 2011/12 i percorsi di istruzione e formazione professionale passano stabilmente e completamente alle Regioni e cessa la fase transitoria, nella quale era ancora possibile che gli istituti professionali statali sostituissero le competenze regionali sulle qualifiche professionali (regime surrogatorio).

Nel nuovo quadro normativo è invece possibile che, sulla base di specifici accordi tra singole regioni e amministrazione scolastica regionale, si attivi la funzione sussidiaria, sulla base della quale l’istruzione professionale statale può contribuire alla realizzazione dei percorsi per l’acquisizione delle qualifiche professionali di competenza delle Regioni.

La Flc e la Cgil ritengono necessario che vengano assicurati percorsi formativi che garantiscano al tempo stesso il raccordo con le esigenze del contesto socio-economico territoriale insieme al raggiungimento degli obiettivi educativi  previsti dal vigente obbligo di istruzione a 16 anni.

la richiesta di confronto

Scuola | 25/01/2011

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